Da neopromossa nella scorsa stagione il Cagliari di Rastelli ha fatto un figurone in campionato, conquistando in anticipo una tranquilla e meritata salvezza, obiettivo indicato al tecnico dalla società e dal presidente Giulini. Per questa stagione l'idea è sempre la stessa, con la prospettiva comunque di continuare nel percorso di crescita intrapreso lo scorso anno. I sardi saranno i primi a scendere in campo, Sabato alle 18 contro la Juventus.
Per presentare l'inizio della nuova stagione è intervenuto in conferenza stampa il tecnico, Massimo Rastelli: "Se fossi un calciatore avrei le ali ai piedi al solo pensiero di giocare una partita come questa. Vorrei ripartire dall’ultima gara del campionato scorso contro il Milan: una vittoria contro una squadra di prestigio, affrontata senza sette titolari, con un atteggiamento, una mentalità ed uno spirito giusto, umili e compatti. Non andiamo a Torino in gita: sappiamo bene che si può perdere ma se accadrà sarà soltanto perché la Juventus si sarà dimostrata più forte di noi". La Juventus arriva dalla sconfitta in Supercoppa italiana, ma il valore dei bianconeri resta intatto: "Come tutte le altre squadre in questo periodo della stagione, anche la Juventus non può essere al top della condizione. La Lazio è stata forse più pimpante, ma i bianconeri restano una grandissima squadra con giocatori che possano indirizzare la gara in ogni momento e che rispetto all’anno scorso si è ulteriormente rinforzata".
La gara di Coppa Italia contro il Palermo, con il passaggio del turno ai calci di rigore per i rossoblu, ha comunque dato dei primi segnali positivi a Rastelli: "Ho visto un gruppo che ha mostrato umiltà, dedizione e sacrificio. In generale la squadra è in crescita, ha avuto soltanto un attimo di calo dopo il gol del pareggio, per il resto abbiamo condotto la gara. Dobbiamo mettere in pratica il lavoro di questo mese e mezzo. Vogliamo partire col piede giusto anche in campionato: il calendario ci ha riservato due partite iniziali contro due delle compagini più forti della Serie A, dobbiamo cercare comunque di fare punti, in ogni gara Quest'anno abbiamo due obiettivi: la salvezza e far crescere il gruppo nel nome del Cagliari. Mi porto dietro qualche dubbio legato all'interpretazione della gara, ma tutti mi stanno mettendo in difficolta'. Ho bisogno di undici giocatori affamati che aggrediscano l'avversario ed il pallone dall'inizio alla fine".