Una nenia estiva recita "calcio d'agosto, non ti conosco". E probabilmente non ha nemmeno fin troppo torto chi segue questo proverbio. Gambe imballate, fiato ancora troppo corto, caldo asfissiante. La somma di queste cose rende inevitabilmente ogni giudizio frettoloso e magari anche non corretto, col senno di poi. Ma alcuni indizi iniziano già a trapelare da quelle amichevoli fatte ora di lentezza, ora di squadre spezzate che ci deliziano con contropiedi costanti e poca lucidità di esecuzione. Barcellona, Paris Saint Germain e Roma. Tre amichevoli "di lusso" che hanno spezzato la preparazione atletica dei ragazzi agli ordini di mister Allegri. Tre amichevoli che hanno dato alcuni indizi ben precisi su quello che potrebbe essere la Juventus 2017/2018.
Partendo dal basso, la difesa ha mostrato la sua vulnerabilità. Il che fa necessariamente notizia visto che stiamo parlando del comparto principale della Juventus. Tante le amnesie delle varie coppie centrali che hanno portato a gol più che evitabili. L'età avanza per tutti, anche per il muro Barzagli, il quale sembra avere qualche crepa dovuta dall'usura del tempo. Nota positiva, l'inserimento di De Sciglio che sembra aver già acquisiti gli schemi del suo mentore Allegri. L'acquisto di un difensore centrale sembra essere fondamentale, soprattutto per i tormenti fisici che caratterizzano ben tre difensori su quattro e che non lasciano garanzie certe, soprattutto considerano l'eta over trenta del trio Barzagli, Benatia e Chiellini. Che sia l'anno della definitiva consacrazione di Rugani? Il ragazzo se lo merita.
Buone notizie dalla mediana, non tanto per la coesione tra Pjanic e Khedira (cosa risaputa) quanto più per un Marchisio che appare recuperato in toto, con il suo mix fatto di recupero palla, classe ed inserimenti. A tal proposito, la partita con il PSG dell'ex Dani Alves è stata emblematica: prestazione sontuosa, seppur da trequartista, con un gol altrettanto sontuoso. Che sia tornato il Principino? I tifosi bianconeri e della Nazionale lo sperano fortemente. Il neo acquisto Bentancur, dopo l'iniziale titolarità col Barcellona in una zona del campo non propriamente sua, ha dato segnali più che positivi agendo davanti sia alla difesa che da mezzala. Pecca ancora di personalità, ma il giovane centrocampista scuola Boca Juniors avrà tempo per acquisirla dalla squadra campione d'Italia. E vista la giovane età ed i tempi di adattamento ancora troppo ristretti, gliela si può anche perdonare.
L'attacco è senz'altro il reparto sotto l'occhio di tutti, visti i recenti acquisti di Douglas Costa e Bernardeschi, oltre ai vari e collaudati Dybala, Mandzukic ed Higuain. Il brasiliano ha dato lampi di classe di spessore soprattutto a sinistra e con il supporto di Alex Sandro. Una coppia che potrebbe fare meraviglie. Mandzukic è il giocatore stoico di sempre con la sua incommensurabile grinta. Per la coppia argentina, ormai, non ci sono più aggettivi. Dybala illumina, Higuain segna. Risalta all'occhio tuttavia il numero 0 alla voce "Gol Segnati" per Dybala. L'altruismo (o la posizione in campo) de "La Joya" gli permette di dar voce al suo estro ed alla sua classe, facendo partire le azioni d'attacco mai banali sempre pericolose.
Tirando le somme, queste amichevoli ci lasciano presupporre che la Juventus forse non sarà più un muro difensivo in favore di un attacco dai grandi numeri. Alzare il baricentro della qualità, fare comunque un gol più degli altri a prescindere da quanti se ne possano subire. Una logica che appare strana se consideriamo gli strabilianti numeri difensivi dei bianconeri negli ultimi sei anni. Ma la storia recente insegna che la Champions non si vince con una difesa solida. Perchè in fin dei conti "l'attacco è la miglior difesa".