Il Torino è ormai pronto ad una nuova stagione, sempre con Sinisa Mihajlovic alla guida. A poco più di due settimane dall'inizio del campionato, oggi è stato ufficialmente firmato il contratto ventennale - con opzione per sei stagionali ulteriori - che permetterà ai granata l'utilizzo del vecchio Stadio Filadelfia come sede per gli allenamenti e delle partite della Primavera, previo un pagamento annuale di un canone da 205mila euro alla Fondazione Stadio Filadelfia, che finora ha gestito la ricostruzione dell'impianto, che però non è ancora completata. E chi meglio del patròn torinista Urbano Cairo per fare il punto della situazione, come riportato dal Corriere della Sera: "Ora c’è grande fiducia che si possa arrivare al completamento del 'Fila', che sta diventando sempre più bello: lo stiamo trattando come la casa del Toro, con tutta l’attenzione che merita, per renderlo il più funzionale possibile, con grande attenzione alla sicurezza. Per noi è un grande orgoglio tornare al Filadelfia, tutti insieme ce l’abbiamo fatta, ed ora eccoci qui a cominciare una nuova stagione. Mi auguro che sia l’inizio di qualcosa di specialmente bello".

Quello odierno è il risultato di mesi di lavoro, sudore e tante parole, legate alle forse un po' eccessive trattative per ricominciare l'utilizzo della struttura: "E' stato un grande lavoro di squadra da parte di tutti, che ha portato a un grande risultato, un risultato che era fondamentale avere. Il Filadelfia in quelle condizioni era impossibile da vedere. Ci sono state parole di troppo in questi mesi ma ora siamo qua e questo conta".

Quest'ambiente significa tanto per la storia e i colori locali, aspettando alcuni risultati dal tribunale riguardo al campionato di Serie A del 1927 che potrebbero aumentarne il prestigio: "Lì il Torino ha vinto sei scudetti, perché io conto anche quello che è stato revocato per cui abbiamo mandato un’istanza alla FIGC e ora aspettiamo il via dell’iter".

Ovviamente, il dirigente massimo non può esimersi dal rilasciare alcune dichiarazioni sull'argomento del momento, il calciomercato. Gli obiettivi della società piemontese sono ben chiari a tutti: riserve di qualità in ognuno dei reparti di movimento. Da trovare, senza fretta: "Siamo alla ricerca di un attaccante come alternativa a Belotti - ma l'imprenditore ha negato che Duvàn Zapata del Napoli si sia offerto alla squadra -, di un difensore e di un centrocampista. Stiamo parlando di alternative ai titolari, quindi dobbiamo fare le cose senza la fretta eccessiva che fa fare gli errori. Abbiamo tempo fino a fine mercato perché non stiamo cercando i titolari ma alternative importanti e quindi dobbiamo farlo nei tempi tecnici. Spero di riuscirci prima del 31 agosto ma l’importante è fare le cose bene, al momento giusto".

Non ci sono screzi con l'attuale tecnico, che "A me non ha detto" di aspettarsi ulteriori rinforzi rispetto a quelli giunti. Il numero uno granata poi rileva, in un giudizio più ampio rispetto a questa sessione di operazioni: "Il tema è: facciamo gli acquisti nei tempi in cui sono possibili. La conferma di Belotti è certamente importante, ma non dimentichiamo che ci sono altri giocatori altrettanto importanti. E’ troppo ridurre il Torino soltanto a Belotti: se ha fatto tanti gol è perché qualcuno gli ha fornito i palloni giusti. Diamo anche agli altri il giusto merito".