La scommessa dell'Atalanta in attacco ha il volto e il sorriso giovane di Andreas Cornelius. Arrivato all'inizio del mercato dal Copenaghen, l'attaccante si è messo subito a disposizione di Gasperini per iniziare a capire un calcio e una realtà molto diversi da quelli a cui era abituato. Eppure i primi gol sono già arrivati nei test pre campionato che i nerazzurri stanno affrontando in queste settimane.

In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, Cornelius spiega a che cosa si sta adattando a livello calcistico: "E’ un po’ diverso da come ero abituato: il carico è maggiore, ci sono più allenamenti e più lunghi, ti stanchi di più. Ero abituato a una sola seduta al giorno, magari con lavori più intensi ed esplosivi. E’ un modo diverso, mi devo adattare, ma il mio corpo risponde bene, non penso sarà un problema". Come al solito Gasperini lavora tanto con ragazzi come lui: "Ho già imparato molto, abbiamo lavorato su come ricevere palla. Qui all’Atalanta la punta centrale è utilizzata come perno avanzato della manovra: mi piace, ma devo abituarmi a movimenti e schemi diversi. Sono grosso, potente, mi muovo bene nonostante la stazza, e sono bravo in area di rigore: è la mia qualità migliore, sia sui palloni aerei, sia a terra. Del resto ho sempre giocato da attaccante, fin da quando ero piccolo".

Al contrario di molti compagni, Cornelius ha già esordito in una competizione europea, la Champions League nello specifico: "No, non mi sento di dare nessun consiglio. Ma se dovessi dire qualcosa, il mio consiglio sarebbe di dare agli avversari europei qualcosa che non fanno nel loro campionato". Un altro degli obiettivi è quello di imparare al più presto l'italiano, per entrare sempre di più in sintonia con tutto l'ambiente: "Sono in stanza con Hateboer, sto imparando l'italiano. Non riesco a parlarlo se non con frasi semplici, però sul campo capisco più o meno tutto. Ma spero di impararlo. Mi piacerebbe rimanere in Italia per tanto tempo: prima devo dimostrare di essere bravo abbastanza per meritarmi un posto qui".