Barzagli, Chiellini, Benatia, Rugani e con Mandragora che, all’occorrenza, può ovviare ad una mancanza, come dimostrato nelle prime uscite stagionali. La batteria di difensori centrali della Juventus è al completo e la cessione di Leonardo Bonucci al Milan non costringe i bianconeri a buttarsi sul mercato alla ricerca disperata di un sostituto ma consente a Marotta ed a Paratici di aspettare un’occasione.

Una di queste è Josè Maria Gimenez, centrale uruguaiano dell’Atletico Madrid: pare che la scorsa settimana il procuratore del ragazzo, Paco Casal, abbia incontrato la dirigenza juventina per parlare del suo assistito. Il classe ‘95 è in scadenza di contratto il 30 giugno 2018, fattore che permette alla Juve di trattare sul prezzo, non ricorrendo alla clausola di risoluzione da 65 milioni di euro; si potrebbe cercare un accordo in vista del prossimo anno od offrire una cifra attorno ai 25 milioni.

Niente fretta neanche per quel che riguarda Ezequiel Garay del Valencia: gli spagnoli chiedono 30 milioni, i bianconeri – tramite l’agente Jorge Mendes – monitorano la situazione, con il possibile affondo dopo Ferragosto, inserendo nell’affare una contropartita tecnica come Mario Lemina, gradito al neo tecnico valenciano Marcelino. L’ultima idea porta a Eliaquim Mangala del Manchester City, ma solo in prestito, mentre sono al momento lontane le ipotesi Manolas e De Vrij.

Ancora in fase di stallo l’operazione Keita Balde con la Lazio: la Juventus ha già raggiunto da tempo l’accordo con il giocatore, ma la trattativa con il presidente Claudio Lotito è tutt’altro che semplice ed i 20 milioni dell’offerta ufficiale non bastano a convincere il numero uno biancoceleste, per un calciatore che fra pochi mesi avrà la facoltà di liberarsi a parametro zero.

Diverso è invece il discorso che riguarda il centrocampo. I nomi fatti nelle scorse settimane, come Matic, N’Zonzi ed Emre Can sono tutti di difficile realizzazione, mentre per Blaise Matuidi, in scadenza con il Paris Saint-Germain nel 2018, le quotazioni sono in netto rialzo: i parigini potrebbero alla fine accettare i 15 milioni offerti per il mediano classe ‘87 e gli oltre 70 minuti in panchina nella finale di Supercoppa francese contro il Monaco sono un segnale del fatto che il francese non sia più indispensabile per Unai Emery. Gli uomini mercato bianconeri però vagliano altre alternative, a cominciare da Adrien Rabiot, già inseguito a lungo nelle scorse estati: il classe ‘95 ha siglato la rete decisiva contro i monegaschi – su assist dell’ex bianconero Dani Alves, anche lui in goal – ma i rapporti con la dirigenza del PSG non sono mai stati idilliaci e potrebbe essere arrivato il momento dell’addio.

C’è sempre poi l’interesse per Sergej Milinkovic-Savic – strada complicatissima sia per la valutazione del giocatore da Lotito, sia per i suddetti screzi per via di Keita – mentre il nome nuovo è quello di William Carvalho: il portoghese dello Sporting Lisbona piace molto in Inghilterra, specie all’Arsenal, ed ha una clausola di risoluzione da 45 milioni di euro. Il classe ‘92 sarebbe probabilmente il profilo adatto nello scacchiere di Massimiliano Allegri, a fare coppia con Pjanic davanti alla difesa nel 4-2-3-1, in modo da fornire la giusta quantità e quel pizzico di qualità che serve al tecnico livornese per completare al meglio lo schieramento.