Sembrava tutto saltato, invece la Juventus non molla Patrik Schick. La società bianconera vuole portare il giovane attaccante ceco a Torino ed in questo senso arrivano le parole di Pavel Nedved, vicepresidente della società sabauda e da sempre grande fan e sponsor della punta doriana.
La bandiera juventina ha infatti rilasciato tre parole sibilline da Boston, riguardo il caso che è montato nelle ultime settimane attorno a Schick: "Tutto è possibile". Tre parole che fanno capire la volontà bianconera, e anche quella del giocatore che è da sempre un grande estimatore della Furia Ceca, di voler chiudere l'affare, ovviamente dopo aver risolto il problema al cuore che affligge il calciatore. L'idea bianconera, quindi, è quella di aspettare l'esito delle nuove visite mediche a cui si sottoporrà l'attaccante ceco a fine agosto e, se l'esito sarà positivo, tornare a parlare con la Sampdoria per finalizzare l'accordo.
Certo, tornare a discutere di Schick con Ferrero non sarà semplice. Il vulcanico presidente blucerchiato era apparso piuttosto offeso dalla ritrattazione degli accordi da parte dei bianconeri, accusandoli addirittura di aver inventato un problema per non pagare quanto concordato. Sfortunatamente per il giocatore, però, il problema è reale, esiste, e la Juventus è quindi dalla parte della ragione e chissà che anche Ferrero non la ritrovi e torni a parlare con il club bianconero per completare l'affare Schick.
La società bianconera, però, vorrebbe ridiscutere l'intera trattativa. Per cautelarsi, Marotta e Paratici, vorrebbero chiudere l'operazione con un prestito oneroso, cifra attorno agli otto milioni di euro, ed un diritto di riscatto, pronto a trasformarsi in obbligo se il giocatore vanterà un tot numero di presenze con la maglia juventina. La cifra del riscatto non si sa ancora, ma verosimilmente sarà attorno ai 20-25 milioni, di modo da tornare ai fatidici trenta dell'accordo di Giugno. Manca, ovviamente, anche l'accordo con il giocatore che però è desideroso di sbarcare a Torino per provare ad imitare le orme di uno dei più grandi calciatori del suo paese.