Procede a rilento il mercato del Torino. L'allenatore Sinisa Mihajlovic aveva espresso inizialmente la volontà di avere la rosa al completo, almeno nella misura dell'80 o 90 per cento, prima del raduno e dei primi allenamenti allo Stadio Filadelfia, ed invece, non tutto è filato per il verso giusto, o almeno come sperava il tecnico, ed accanto al colore granata si cela più d'un velo d'immobilismo. Ad oggi il Torino può vantare l'acquisto di Salvatore Sirigu, il ritorno alla base di Kevin Bonifazi, reduce dal prestito, più che positivo alla Spal, e l'innesto di gennaio del giovane difensore centrale brasiliano Lyanco, che comunque sta destando ottime impressioni in quanto è uno dei più in forma in queste prime battute stagionali. Poi, nulla più, e la rosa presenta ancora grossi buchi, vuoti da colmare al più presto. La dirigenza dovrà muoversi sul mercato con scaltrezza, ma allo stesso tempo con diligenza, perchè bisogna rinforzare i reparti di difesa e centrocampo, incompleti ad oggi, 12 luglio 2017.
In difesa, il Torino è abbastanza scoperto. Al momento conta solo la presenza di quattro difensori, di cui tre destri ed uno soltanto mancino, ovvero il veterano Emiliano Moretti. Bisognerà acquistare almeno due difensori, ed il nome in voga in queste ultime ore è quello di Francesco Acerbi, seppur il patron del Sassuolo Squinzi chieda per il suo tesserato una cifra piuttosto alta che difficilmente il presidente Urbano Cairo è intenzionato a spendere, di questi tempi. Si sa, la bottega neroverde è cara, spendere dalle quelle parti risulta essere veramente difficile. Un difensore in grado di disimpegnarsi con disinvoltura sul centrosinistra, questa è ad oggi la pririotà in casa Toro, ma tutto è ancora in alto mare, di trattative vere e proprie neanche l'ombra.
Anche a centrocampo la coperta è corta ed alcuni elementi che ne compongono il reparto non hanno convinto la dirigenza lo scorso anno. Lampanti esempi, Joel Obi e Samuel Gustafson, i quali potrebbero partire nel caso ricevano adeguate offerte, ma proprio il fatto di non aver brillato nello scorso campionato li rende poco appetibili sul mercato. L'obiettivo numero uno per la mediana è Godfred Donsah, qualcuno dà addirittura per concluso l'affare, e si trattrebbe, qualora effettivamente l'intesa venisse raggiunta, di un buon acquisto in quanto il ghanese è un giocatore dotato di buona corsa, ottima fisicità, in grado sia di impostare l'azione che di fare filtro davanti alla difesa. Ma oltre al nativo di Accra, non bolle null'altro in pentola.
Detto che del futuro di Andrea Belotti ad oggi non c'è alcuna certezza - ed allo 'start' del campionato manca solo un mese o poco più - almeno sugli esterni, per quanto riguarda l'undici iniziale, le figure di Iago Falque (fresco di rinnovo contrattuale) e Adem Ljajic resteranno ben salde nel tridente offensivo del tecnico serbo Sinisa Mihajlovic. Le alternative, però, sono ancora un grosso punto di domanda. Vittorio Parigini e Mattia Aramu, rientrati dai prestiti in B rispettivamente dal Perugia e dalla Pro Vercelli, hanno la possibilità di mettersi in mostra in questi giorni, ma è improbabile che possano far parte della rosa del Torino che affronterà il prossimo campionato di Serie A. Più percorribile la starda che conduce ad un ulteriore doppio prestito in cadetteria. Più probabile che il direttore sportivo Petrachi scovi all'estero qualche calciatore di prospettiva, magari d'esperienza anche a livello europeo, poichè l'obiettivo del Toro è quello di rientrare in 'zona Europa'. Buoni propositi, ma ora è scoccato il tempo d'agire. Perdere ulteriore tempo potrebbe significare per i granata una partenza ad handicap, in quanto i nuovi acquisti avranno bisogno di tempo per amalgamarsi al meglio con la nuova realtà.