I tifosi azzurri nelle ultime settimane avranno sicuramente sentito a più riprese il nome di Adam Ounas, da qualche giorno ufficialmente il primo acquisto della compagine azzurra per la stagione 2017/2018. Inizialmente in molti hanno storto il naso di fronte all'interessamento di Cristiano Giuntoli per il talentino classe 1996, salvo poi ricredersi dopo aver visto qualche highlights su Youtube, incensando a più riprese il calciatore di origini algerine con appellativi di una certa importanza ("Il nuovo Mertens" ed "Il nuovo Callejon" su tutti, utilizzati soprattutto da una buona fetta della stampa locale). Atteggiamenti opposti che, come spesso accade, rischiano di essere troppo estremisti e lontani dalla dimensione dell'Ounas attuale.

La carriera - Adam Ounas nasce a Chambray-lès-Tours, un piccolo comune a pochi chilometri dalle sponde del Loira. Papà Hadji ha origini algerine ed è un ex-calciatore, professione portiere. La passione per il pallone è prontamente trasmessa al figlio: a cinque anni Adam inizia a dare i primi calci al pallone al Tours FC, club con il quale è rimasto sino all'età di quindici anni. Come spesso accade quando si parla di giocatori non particolarmente atletici, anche in questa storia c'è un allenatore che ha dato ad Adam del “Troppo gracile”, salvo poi ricredersi in un successivo momento. Prima di arrivare al Bordeaux, squadra da cui il Napoli lo ha prelevato, il talentino francese è passato anche per l’LB Châteauroux ed il FC Ouest Tourangeau. E' soprattutto in quest’ultima squadra che Ounas si è in gran parte sviluppato sino a diventare il calciatore che è adesso (grazie soprattutto, a quanto pare, agli insegnamenti di Stéphane Naraya e Adrien Paho). Nel 2013 arriva la grande occasione, quando due scout del Bordeaux, Yannick Stopyra e Arnaud Vaillant, lo scovano, nella più classica delle favole, in un torneo amichevole con squadre realizzate tramite "gli scarti" dei centri di formazione. Dopo una settimana in prova, Adam viene ritenuto idoneo e consegnato a Philippe Lucas, tecnico dell’U19, formazione con la quale metterà a segno 26 gol e 24 assist in un biennio. Il resto è storia nota, soprattutto per i tifosi azzuri. Willy Sagnol, allenatore della prima squadra, inizia a convocarlo e gettarlo nella mischia con sempre maggiore continuità, soprattutto dopo il gol all'esordio contro il Lorient, con quella maglia numero 33 senza nome sulle spalle, in una partita persa 3 a 2 dai girondini.

Il rapporto di Ounas con gli esordi, in Francia, è stato davvero fiabesco. A segno all'esordio in Ligue 1, l'esterno offensivo con la maglia numero 22 (si, dopo il primo gol era giusto assegnargli una casacca in maniera ufficiale) ha replicato con una rete al Monaco negli ottavi di Coupe de La Ligue 2015/16 ed un gol ed un assist al suo esordio in nazionale con la Francia U20 (nel 4-3 ai pari età inglesi in amichevole). Non sarà però la Francia la nazione che vedrà, con tutta probabilità, Ounas cantare l'inno nazionale all'inizio di ogni incontro. Quello con i francesi è stato un amore piuttosto breve, dato che Ounas nell'ottobre del 2016 ha deciso ufficialmente di giocare per l'altra nazione del suo cuore, l’Algeria.

Il carattere - Come i tifosi azzurri avranno sicuramente notato, Ounas è uno di quei ragazzetti particolarmente attivi sui social, Instagram in particolare. Proprio i social hanno consegnato negli anni scorsi un'immagine di Ounas non particolarmente cristallina: in molti in Francia ricordano episodi spiacevoli di cui il neo-acquisto azzurro si è reso protagonista, dall'esclusione dal Pôle Espoirs de Châteauroux agli insulti nei confronti di Deschamps sino, immancabilmente, ad avventure notturne con diverse ragazze. Errori di gioventù, senz'altro. Errori che hanno portato lo stesso Ounas a disattivare alcuni account social. Il suo primo allenatore al Bordeaux, Willy Sagnol, però, stravedeva per Adam ed ha sempre creduto nella buona fede del ragazzo, assicurando che ben presto Adam capirà che un gran calciatore deve sapere anche essere discreto e devoto all'etica del lavoro. Se da un lato, quindi, i social sembrano raccontare di un ragazzo piuttosto esuberante, che alcuni potrebbero sicuramente definire una testa calda, dall'altro Ounas a più riprese si è dimostrato un ragazzo particolarmente sensibile ai problemi dei meno abbienti, donando, ad esempio, la sua prima maglia da professionista al primo club della sua vita, l’FC Ouest Tourangeau.

Le caratteristiche tecniche - Ounas è un principalmente un esterno destro offensivo, anche se può ricoprire, essendo un mancino naturale, il medesimo ruolo dall'altra parte del campo. Le sue caratteristiche principali saltano subito all'occhio: ottime visione di gioco, buon controllo palla, grande capacità di cambiare passo e direzione (con 2,12 dribbling ogni 90 minuti nella scorsa stagione). Le sue lacune, però, sono altrettanto evidenti. La prima nota dolente è sicuramente un atletismo non straripante, e non si parla solo di meri centimetri (172 in questo caso). Ounas non è un giocatore veloce nell'allungo, è sicuramente insidioso sui 5-10 metri ma perde velocità abbastanza facilmente quando lo spazio si allunga. L'altra pecca principale dell'ex-Bordeaux risiede nel trattamento del pallone. Lo scorso anno Maurizio Sarri, nel rispondere a chi chiedeva insistentemente il perchè Marko Rog non giocasse, a più riprese ha sottolineato come i calciatori troppo innamorati del pallone facciano tanta fatica ad inserirsi nei suoi meccanismi, in cui la palla la si fa girare e non la si porta.

Qui si può vedere chi è Ounas: grande dribbling, grande tiro, cattiva visione di gioco a causa della fiducia nel suo calcio

L'habitat naturale di Ounas, come detto, è la fascia destra, dove può rientrare e farsi forza con il suo piede preferito. Non mancano video in cui si vede come Ounas cerchi con insistenza i tagli dei compagni alle spalle dei difensori, caratteristica che lo accomuna al neo-compagno Lorenzo Insigne. Sicuramente questa caratteristica è stata quella che maggiormente ha fatto gola a Giuntoli e Sarri (l'agente di Ounas ha dichiarato che l'allenatore degli azzurri chiamava costantemente per assicurarsi del buon esito della trattativa). L'ottime visione di gioco di Ounas è abbinata ad una notevole facilità di calcio, che, a dire il vero, è una soluzione che attualmente Ounas ricerca forse con troppa insistenza. L'elevato tasso tecnico lo rende sicuramente un calciatore imprevedibile nelle scelte ma allo stesso tempo anche acerbo nel gioco di squadra, soprattutto nella capacità di premiare le sovrapposizioni del terzino di corsia, troppo spesso ignorato una volta che Ounas completa il movimento a venire dentro il campo palla al piede (problema che in azzurro potrebbe alleggerirsi se dovesse giocare assieme ad Hysai, che raramente si propone con pericolosità sulla corsia). Fisicamente, come detto, Ounas è ancora un po’ gracilino, e dovrà sicuramente rafforzarsi muscolarmente, già a partire dal ritiro di Dimaro a cui prenderà parte dal 5 Luglio. La crescita fisica ed aerobica di Ounas sarà fondamentale per lo sviluppo delle sua capacità difensive, ad oggi ancora non rilevanti, che saranno però fondamentali per il suo inserimento in squadra, visto e considerato che potrebbe essere utilizzato per rifiatare Callejon, un motorino instancabile sulla fascia destra azzurra.

Anche qui Ounas, dopo essere andato via a diversi avversari, ignora due compagni per poi calciare alto.

I possibili sviluppi - Uno dei principali estimatori di Ounas è José Mourinho, che lo ha visto giocare diverse volte e ha segnalato il suo nome ai dirigenti dei Red Devils già nella passata stagione, in cui sia il Napoli che il Manchester sembravano pronti a presentare un'offerta al Bordeaux per portarselo a casa. Entrambi i club alla fine però hanno desistito, forse consci della decisione del giocatore di rimanere un altro anno in Francia per completare il suo processo di maturazione. Nell'ultima stagione però Ounas non sembra abbia brillato come gli scout azzurri si aspettavano, dato che trapelano notizie di un Cristiano Giuntoli letteralmente folgorato durante la passata stagione dal talento di Ounas, salvo poi raffreddarsi decisamente nel corso di quest'ultima.

Qui Ounas prima bullizza due avversari, poi cerca la sua soluzione preferita, ossia la traccia interna verso il compagno

Il terzino destro del Bordeaux è completamente conscio del fatto che Ounas non premierà mai la sua sovrapposizione, quindi rimane esattamente lì dov'è.

Il ruolo che Ounas potrebbe ritagliarsi a Napoli, ad oggi, appare abbastanza chiaro, e sembra essere il naturale sviluppo della carriera dell'algerino, utilizzato in entrambe le stagioni in Francia come il più classico dei "supersub", ossia quei calciatori che solitamente siedono in panchina per poi entrare negli ultimi trenta minuti di gioco per cambiare la partita. Le parole di Sagnol dello scorso anno, in tal senso, sono perfettamente esplicative della condizione di Ounas al Bordeaux: “In questo momento, quando penso a far entrare un giocatore, Adam è il primo che mi viene in mente per la sua tecnica e freschezza. Spesso il suo atteggiamento o il suo coinvolgimento nelle categorie inferiori è stato oggetto di discussioni, ma dal momento che è con noi, è stato impeccabile. Spero che non si accontenti di alcune apparizioni, credo che abbia il potenziale per andare lontano. Ma deve essere protetto.” Diversi addetti ai lavori hanno sindacato sulle potenzialità di Ounas riportano freddamente il numero di partite giocate, gol ed assist effettuati senza scendere fondo nei particolari. E' quindi vero che lo scorso anno Ounas ha disputato 30 partite con la maglia dei girondini totalizzando 4 reti e 3 assist, ma è anche vero che la media-minuti a partita di Ounas è di soli quaranta minuti. In pratica Ounas è stato in campo per un totale di 13-14 incontri, ed in quest'ottica i suoi numeri si possono rivalutare in maniera maggiormente positiva.

È difficile predire oggi l’utilizzo che Sarri farà di Ounas. L'unica certezza sembra risiedere nel fatto che Ounas avrà un minutaggio abbastanza limitato, sia per la sua scarsa esperienza in generale (un giocatore come Rog aveva molte più presenze dell'algerino, addirittura in Champions, eppure ha visto il campo solo da Febbraio), sia per i soliti tempi di inserimento negli schemi sarriani, sia per la sua naturale attitudine ad essere utilizzato da subentrante (anche se in questo campo il suo compagno Dries Mertens può insegnargli qualcosina..). Ciò che è ulteriormente certo è che Ounas è un giocatore molto diverso sia da Insigne che da Callejon, in quanto non possiede la capacità di Insigne di associarsi con i centrocampisti e la dinamicità di Callejon nel gioco lontano dal pallone, che si traduce in una maestria dello spagnolo nell'attaccare il lato debole (spesso Ounas, al contrario, richiede palla sui piedi senza effettuare alcun tipo di taglio o movimento). Teoricamente Sarri avrà quindi un'opzione di gioco in più rispetto al passato, con un altro giocatore capace di premiare i tagli di Hamsik, Callejon e Mertens e di lasciar partire sinistri a giro di una certa pericolosità. Ad oggi, ovviamente, Ounas parte molto dietro nelle gerarchie e dovrà conquistarsi ogni minuto in campo, magari lasciandosi plasmare da quel Maurizio Sarri che sembra l'abbia voluto fortemente, per età e per caratteristiche tecniche. Chissà che non ci scappi davvero un altro caso-Mertens (che, va detto, era comunque arrivato al Napoli con più di 50 gol in carriera), anche se, quando si parla di un ragazzo del '96, bisognerebbe sempre andarci molto cauti...