D'accordo, siamo appena al 14 giugno e restano più di due mesi al termine del calciomercato estivo, ma al momento il Torino si ritrova senza portieri. Joe Hart per fine prestito è tornato al Manchester City, Daniele Padelli, che era a fine contratto, si è accasato all’Inter per essere il secondo di Samir Handanovic e il giovane Tommaso Cucchietti andrà in prestito per farsi le cosiddette ossa, in un club di Lega pro che gli garantirà un discreto minutaggio. Il Toro, dunque, è alla ricerca di ben tre portieri, non uno, e quindi si è già mosso, con il direttore sportivo Gianluca Petrachi molto attivo su questo fronte. Il reparto è da ricostruire totalmente, ex novo.

La dirigenza granata ha individuato in Salvatore Sirigu il possibile sostituto di Hart. L’estremo difensore di origini sarde da due stagioni non è più il numero uno nel Paris Saint Germain e nell’ultimo campionato prima è stato mandato in prestito al Siviglia e poi all’Osasuna. Chiaro segno che gli sceicchi non credono più in lui, ma di certo non sono per nulla intenzionati a svenderlo, seppur il suo contratto con i parigini scada nel 2018. Il Torino è già a lavoro, sta tessendo la tela con l'entourage del portiere e c'è già accordo su tutto. Questo prevede un ingaggio di tre o quattro anni con uno stipendio di 1.5 milioni, un po’ meno nel caso del quadriennio. Per concludere l'affare però serve avere l'ok del PSG che però richiede tempo, in quanto è intenzionato a dare l'assalto al milanista Donnarumma, in modo tale da far retrocedere come suo secondo proprio Sirigu. Idea che non stuzzica affatto all'ex numero uno palermitano.

Nel caso in cui la trattativa tra Sirigu ed il Torino dovesse saltare, il duo Cairo e Petrachi hanno già pronte le alternative. In ordine di preferenze, si seguono le piste che conducono a Lukas Skorupski, il quale ha militato nell’Empoli ma è di proprietà della Roma ed il suo costo non è esorbitante (8 milioni), Ciprian Tatarusanu, in uscita dalla Fiorentina e Gabriel del Milan.

Una girandola di nomi, dalla quale però potrebbe non uscire il nome del portiere del Torino che ne difenderà i pali nella stagione 2017/2018. Infatti, c'è anche l'ipotesi, però ad oggi piuttosto remota, di un ritorno di Joe Hart. L'inglese difficilmente troverà spazio da titolare nel Manchester City, e poichè non vorrebbe mancare il prossimo anno in Russia, ai Mondiali, è intenzionato a cambiare aria, e giocare con continuità, cosa che i Citizens non gli garantiscono.

L’estate scorsa il club granata riuscì ad ottenere Hart in prestito gratuito e con il 75 per cento dell’ingaggio pagato dagli inglesi, e se Hart decidesse di ridursi il suo attuale ingaggio, potrebbe far riscoppiare l'interesse della società di Urbano Cairo che in quel caso ritornerebbe all'arrembaggio per cercare di accaparrarsi nuovamente le prestazioni sportive del numero uno inglese. Resta il fatto che se il Toro ha intenzione di migliorare il rendimento dello scorso campionato, dovrà giocoforza contrattualizzare un parco portieri di valore, che abbinato ad una difesa quanto più ermetica possibile, diano le fondamenta per poter costruire una rosa all'altezza delle aspettative dei tifosi.