Nelle ultime ore il nome di Andrea Conti ha surriscaldato la situazione in casa Atalanta. Prima l'incontro fra l'agente, Mario Giuffredi, e il Milan, con l'accordo per il contratto in rossonero per l'esterno che sembra essere stato trovato. Poi le parole sempre di Antonio Percassi alla Gazzetta dello Sport, in cui alza la voce proprio contro il procuratore dell'esterno per come si è sviluppata la situazione. Adesso, ecco la replica di Giuffredi a tuttomercatoweb.com.

Anche in questo caso pochi giri parole e concetti che arrivano in maniera forte e chiara nei confronti della società bergamasca: "Voglio ricordare al Signor Percassi che nei miei rapporti con l'Atalanta ci sono stati quattro rinnovi di contratto e mi sono fatto pagare solo una volta. Questa è la dimostrazione che il sottoscritto gli interessi economici li mette da parte o forse non sa essere così bravo come l'Atalanta a metterli in primo piano. Non ho nessun problema a far rimanere Conti all'Atalanta. E aggiungo: visto che Percassi stesso ha dichiarato di capire Andrea il cui ingaggio attuale è pari ad un decimo rispetto a quello che gli offre il Milan, allora gli adegui il contratto rispetto all'offerta dei rossoneri e giusto per far capire che non ho alcun interesse economico a mandarlo al Milan sono pronto a fare una cosa.

Andrea Conti, zimbio.com
Andrea Conti, zimbio.com

 

Non chiederò neanche un euro per il lavoro che svolgerò per il contratto del mio assistito così faremo vedere a tutta Italia chi ha interessi economici e chi no. Oggi dicono che lo valutano 30 milioni, a gennaio invece Sartori mi diceva che proprio Andrea era più indietro rispetto a tutti. Io Conti l'ho preso in Lega Pro a Perugia, l'ho cresciuto e per me i soldi non esistono. Prima viene la felicità del ragazzo". Ci sarebbe però un contratto di quattro anni che legherebbe ancora Conti all'Atalanta: "So che ha quattro anni di contratto, ma so anche che Luca Percassi durante un pranzo mi ha ribadito a febbraio che se fosse arrivata una richiesta importante il ragazzo sarebbe andato via. Deve mantenere la parola. Il contratto di quattro anni non sia una forma di ricatto, anche perché chi mi conosce bene sa che non mi sono mai fatto mettere il guinzaglio da nessuno, nè tantomeno me lo farò mettere da Percassi e dall'Atalanta. E poi il Milan e io abbiamo avvisato Sartori dell'incontro... evidentemente Percassi non è stato informato bene dal suo direttore sportivo".