Papu Gomez è stato uno degli uomini chiave per il ritorno dell'Atalanta in Europa dopo vent'anni di attesa. L'argentino ha giocato forse la miglior stagione della propria carriera e non a caso è tornato ad essere convocato dall'Argentina del nuovo CT Sampaoli, con il mercato che pure ha ripreso a guardare interessato al suo profilo. A gennaio ha ammesso come ci sia stato qualcosa con il Milan di Montella e chissà che in queste settimane non ci possano essere nuovi contatti.

Per ora Gomez non si sbilancia e anzi alla Gazzetta dello Sport prova a suggerire all'Atalanta un paio di nomi da prendere per rendere la rosa della prossima stagione adeguata a gestire il doppio fronte italiano ed europeo: "Gli esempi di Sampdoria e Sassuolo sono chiari, dobbiamo essere due per ruolo. Altrimenti, tra infortuni e rosa corta... Due nomi? Difficile. Di sicuro tre con voglia di venire, di lottare per la parte sinistra della classifica. Mi viene in mente Pavoletti, che a Napoli ha giocato poco. E anche Ilicic, che ho sentito nominare, può essere utile. Il mio futuro? Ora è tutto fermo, è difficile parlare di mercato. Io però con la famiglia Percassi ho parlato, loro sanno tutto.Il Papu poi racconta quale sia stato il momento con più tensione di tutta la stagione appena terminata: "Ci sono stati pochi momenti tristi e si può dire: è stato il migliore anno della mia vita. Ansia? Prima di Atalanta­-Milan, a inizio maggio. Bisognava chiudere il discorso Europa e io quella partita volevo giocarla dal martedì".

Si parla anche di Caldara e Conti, due ragazzi che hanno stupito anche Gomez per la stagione che sono riusciti a tirare fuori grazie al lavoro di Gasperini con loro e su di loro: "Mi hanno sorpreso Conti e Caldara. Andrea mi ha sorpreso tantissimo: è cambiato al 100%, fisicamente e mentalmente. Ora lo vedo diverso, era timido, tranquillo, oggi ha sicurezza, fiducia in sé, voglia di migliorarsi. Per Caldara è stato simile: in ritiro ho detto “questo è forte”, ma non pensavo così tanto. Il momento più bello è la vittoria a Napoli di fine febbraio. Dovevamo giocare tre partite contro Napoli, Fiorentina e Inter. Io pensavo di perdere a Napoli, vincere con la Fiorentina e fare un punto a San Siro, invece è successo tutto il contrario: abbiamo vinto a Napoli, pareggiato in casa e preso 7 gol con l’Inter." Ultimo pensiero sul ritorno in Nazionale, con l'Argentina: "Da mesi si sentiva il mio nome: ha parlato Maxi Moralez, ha parlato Maradona... Sono passati tanti giocatori, pensavo che non avrei più avuto una opportunità. Azzurri? Non posso non ringraziare Ventura e la Figc. Solo una regola mi ha diviso dall’Italia."