Trenta finali disputate, venticinque trofei alzati. Questo è l'invidiabile score di Dani Alves che nel corso della sua carriera ha dimostrato di essere uno dei giocatori più vincenti della storia, oltre che uno dei terzini più forti del gioco. Dopo il burrascoso addio al Barcellona è approdato alla Juventus con l'etichetta di bollito, alcuni lo hanno addirittura etichettato come turista, un po' come fatto con Pirlo e Khedira e proprio come loro, il brasiliano, ha smentito tutti. 

Da quando è tornato disponibile dopo la rottura del perone ed Allegri ha cambiato modulo, Dani Alves si è preso il palcoscenico. Inizialmente, utilizzato come esterno basso nella nuova difesa a 4 il brasiliano non avevo convinto, ma da quando contro il Milan in campionato ed il Monaco in Champions League è stato schierato come esterno alto al posto di Cuadrado si è trasformato in un'arma micidiale contro le difese avversarie. L'ex Barcellona ha dimostrato di essere ancora quel giocatore a tutto campo che faceva ammattire gli avversari al Camp Nou, smentendo chi lo dava per finito. Il nuovo ruolo di Dani Alves ha permesso alla Juve di superare agilmente l'ostacolo Monaco, tre assist ed un gol per il #23 e di conquistare la dodicesima Coppa Italia della propria storia, sempre grazie alla marcatura decisiva dell'esterno verdeoro. 

Adesso, con la prima finale bianconera vinta in cascina, il brasiliano deve proiettare il proprio sguardo alla prossima sfida da non sbagliare, quella con il Crotone di domenica 21 Maggio. Ovviamente però, la sfida con i calabresi non potrà essere la 31esima finale della carriera di Dani Alves, quella sarà la più importante per lui, i suoi compagni ed i suoi tifosi: l'epilogo della Champions League. Sì, perché il brasiliano è stato acquistato con l'intento di alzare la Maledetta, quella coppa che manca da ormai 21 anni e che la Juventus ha sfiorato per ben quattro volte in quest'arco di tempo. Il 3 Giugno, Alves, dovrà essere uno di quelli che porterà la società torinese ad alzare la sua terza Champions League ed il rivale sicuramente gli ispirerà bei ricordi, oltre che a spronarlo ulteriormente alla vittoria.