Un altro pezzo di storia atalantino è pronto ad appendere gli scarpini al chiodo. Dopo gli addii di Bellini e Raimondi, anche Migliaccio ha apertamente dichiarato il ritiro al termine della stagione. Resterà nei cuori dei tifosi per via della sua grande intelligenza tecnica che ha guidato per diversi anni la mediana nerazzurra. Ben 135 presenze e 6 goal, classico incontrista abile nei contrasti, nella corsa e soprattutto nel colpo di testa. E' capace di eseguire anche la fase di copertura ed è dotato di ottima resistenza. Insomma, è stato un gran bel centrocampista capace di abbinare sostanza e qualità. In una recente intervista ha dichiarato quale sarà il suo futuro:

Prima di festa e saluti bisognerà cercare di evitare i preliminari di Europa League: "È un sogno che si realizza anche per me, raggiungere l’Europa con questa maglia è qualcosa di speciale: conosco benissimo dopo 7 stagioni gli atalantini e capisco cosa significa per loro. E’ una soddisfazione immensa perché siamo partiti con altri obiettivi, ma grazie ai giovani, al gruppo e al nostro mister abbiamo fatto cose incredibili. L’Empoli si gioca la salvezza, ma noi vogliamo chiudere il discorso 5° posto, ce lo meritiamo per quanto abbiamo fatto tutto l’anno. Pensiamo ai toscani, poi all’ultimo turno festeggeremo anche l’addio di Migliaccio e Raimondi."

Il momento del ritiro è arrivato al momento giusto: "È una scelta presa da tempo, smetto nel migliore dei modi, lasciare l’Atalanta in Europa è il massimo. Il distacco sarà meno doloroso perché è gratificante dare una mano ancora a questa società: farò il corso di direttore sportivo, con Sartori ho la possibilità di imparare un altro ruolo. Voglio rendermi utile, mettere le mie qualità umane d’esempio anche per i giovani. Avevo già deciso fosse l’ultimo anno: ho giocato poco, ma il mister è stato corretto con me: si può essere utili senza giocare, le partite si vincono anche nello spogliatoio. Con il Chievo sarà una grande emozione, ci tengo a salutare tutti.È giusto smettere quando capisci che il momento: accompagnerò in giro la squadra per l’Europa."

Il suo obiettivo è quello di diventare un ds, e in queste parole ci sono già i primi indizi: "Il mister è stato chiaro: bisogna dare importanza a questa Europa League, fai tanti sacrifici per arrivarci e quando ci riesci la devi onorare per bene. La proprietà e il mister sono ambiziosi e vedo il futuro dell’Atalanta roseo. Il colpo dell’Atalanta è Gasperini, ho avuto la sfortuna di conoscerlo da “vecchio”: ho visto nuovi metodi di lavoro ed è un bagaglio che mi porterò dietro. Anche i top sanno che Bergamo non è un ripiego, perché qua si può solo crescere e migliorare e stare sempre nella parte sinistra della classifica. Ci sarà l’Europa e il campionato, ci sarà bisogno di una rosa più ampia. Il Papu ha finalizzato il nostro gioco, ma stravedo per la nostra colonna Masiello-Freuler e Kurtic, che hanno trainato questo gruppo, senza dimenticare Toloi."