Roma-Juve, un punto per lo scudetto
La 36esima giornata di campionato potrebbe chiudere il sipario del capitolo scudetto. Domenica sera, all’Olimpico, va di scena lo scontro tra le due massime forze, in termini di punteggio, del nostro campionato: Roma e Juventus. Due risultati su tre (vittoria e pari) garantirebbero al club di Agnelli di aggiudicarsi il sesto titolo nazionale consecutivo, cosa che mai è riuscita a nessuna squadra nella storia del nostro calcio; la Roma però non ha intenzione di far festeggiare i rivali a casa propria, e lotterà alla morte per ottenere la vittoria, utile soprattutto per cercare di rimanere in lizza per l’accesso diretto alla prossima Champions League.
Uno sguardo a Roma
Il club della capitale non arriva al meglio a questa sfida, sia in termini di salute che psicologici: parecchie le assenze significative, come quelle di Dzeko e Strootman, oltre al punto interrogativo Nainggolan. Il capocannoniere della Serie A starà certamente a riposo forzato per una decina di giorni, mentre la situazione del ninja va monitorata ora dopo ora; squalifica invece per Kevin Strootman, dopo la famosa simulazione nel derby capitolino con la Lazio. E come se non bastasse, alla coda in infermeria si addizionano le turbolenze ed i mal di pancia interni al sistema: la dicotomia tra Spalletti, Totti e la Roma sta protraendosi più del dovuto, e dilatandosi sempre più, è diventata da tempo anche controproducente per la Roma stessa. Insomma, un periodo non facile, certificato dalle sole 2 vittorie nelle ultime 4 di campionato, bottino che lascia poco ben sperare i tifosi, tenuti sul fino dall’ombra del Napoli che incombe, e terrorizzati dall’idea di una Juventus vincitrice (anche non vincente, basta il pari) all’Olimpico.
Punto Juventus
La Vecchia Signora è davvero ad un millimetro dal sesto scudetto di fila, e intende chiudere i conti immediatamente domenica sera, per concentrarsi al meglio sugli altri due fronti nei quali è impegnata (Coppa Italia, Champions League). Anche Allegri, però, dovrà improvvisare qualche rotazione: parecchi giocatori chiave di questa Juventus non saranno presenti domenica per guai fisici. Gli ultimi sono Khedira e Marchisio, ma si possono citare anche Rugani e il lungodegente Marko Pjaca, ai quali sarebbe stato certamente riservato qualche cosa di più di semplici spezzoni di partita, in questi ultimi sospiri di campionato. Ebbene, come detto in precedenza, basta un pari a questa Juve: esito che si è ripetuto nelle ultime 2 partite giocate dai bianconeri in Serie A, prima con l’Atalanta (2-2 in trasferta) e successivamente nel derby della Mole con il Torino (1-1 in casa), e che questa volta potrebbe venire accolto in maniera decisamente più lieta rispetto alla norma.
Domenica, ore 20:45
Sarà una partita ad alto livello emotivo, caratteristica comune a tutti i big matches, soprattutto in piazze come Roma o Napoli, dove il rapporto tra città e club raggiunge livelli profondissimi.
Anche se priva di alcune tra le principali stelle (Dzeko, Strootman, Khedira o Marchisio), resta comunque una contesa dallo spiccato tasso tecnico e fisico. La granitica ed impenetrabile struttura difensiva della Juve la conosciamo a memoria: essa ci dà come al solito garanzie di una squadra sempre organizzata ed ordinata, oltre che matura tatticamente e spietata in fase realizzativa. Dovranno essere bravi e capaci, gli innesti dati dal turnover di Allegri, a garantire quella solidità che viene espressa con i titolari in campo, contro una squadra camaleontica come la Roma. Spalletti è una vecchia volpe del calcio italiano, ed ama plasmare tatticamente la sua Roma spesso in funzione dell’avversario: emblematica fu la partita d’andata tra Napoli e Roma, dove i giallorossi ingabbiarono il Napoli con una sistemazione ad hoc pensata da Spalletti, per sopraffare il gioco di Sarri e colpirlo nei suoi punti deboli.
I precedenti
I più recenti incroci indicano uno squilibrio pendente verso la Juventus: degli ultimi 6 la Vecchia Signora ne ha vinti 4, e 3 volte con il risultato di 1-0. All’Olimpico però la storia cambia, dato che la Juventus ha ottenuto l’ultimo successo l’11 maggio 2014, più di 3 anni fa. In generale, lo storico della Roma contro i torinesi in casa è leggermente positivo: 30 vittorie, 27 pareggi e 25 sconfitte, 117 reti realizzate e 97 subite.
Arbitra Banti
Sarà Luca Banti della sezione di Livorno l'arbitro designato per questo big match. Possiamo dire che il fischietto classe '74 non ha un feeling naturale con la formazione Campione d’Italia: i bianconeri, nelle due partite sotto la sua direzionene, contano la bellezza di 2 k.o: quello di Firenze per 2-1 in campionato, e quello indolore contro il Napoli di Coppa Italia, per 3-2. Allargandoci, sono 28 precedenti con la Juve per l’arbitro toscano: 19 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. 32 invece le direzioni con la Roma: 19 vittorie, 5 pari e 8 ko. Da rimarcare il fatto che Banti, lo scorso anno, ha diretto quel Juventus-Roma vinto per 1-0 dei bianconeri con gol di Paulo Dybala, oltre ad un altro precedente. Juventus-Roma 3-0, quarti di finale di Coppa Italia del 2012: gol di Giaccherini, Del Piero e autorete di Kjaer, con rosso per Lamela.
Probabili formazioni
4-3-3 assai probabile per Luciano Spalletti, che però spesso ci ha riservato sorprese dell'ultimo momento. Tridente privo di Edin Dzeko, con El Shaarawy sulla sinistra, Salah dalla parte opposta, e Perotti falso nuove; centrocampo con Paredes sul centro-destra, Nainggolan in forse ma probabilmente affiancherà l'argentino, e De Rossi mediano metodista davanti alla difesa a 4 composta da Rudiger, Manolas, Fazio ed Emerson.
Allegri è obbligato al turnover, e deve chiedere sostegno alle seconde linee: Asamoah, Rincon, Lichtsteiner e Benatia saranno, con tutte le probabilità del caso, in campo contemporaneamente. I 4 davanti però, sembrano rimanere intoccabili (anche per mancanza di sostituti); la sistemazione dovrebbe mantenersi sul solito 4-2-3-1.