Dal sogno alla realtà, con l'entusiasmo di sempre. L'Atalanta è a un passo dall'Europa, a quattro punti dalla certezza matematica di mantenere il quinto posto, il quale darebbe l'accesso diretto all'Europa League. Sabato sera, probabilmente, i nerazzurri giocheranno una partita chiave, in casa con il Milan. Obiettivo non perdere, visto che solo la sconfitta potrebbe essere un rischio? No, obiettivo vincere. Per i propri tifosi, per vivere ancora il sogno.

"Il pubblico in casa ci dà una spinta eccezionale che ci carica moltissimo. La partita di sabato può essere quella decisiva, vogliamo assolutamente vincerla, ma siamo tranquilli, abbiamo un buon vantaggio in classifica", affferma Etrit Berisha, portiere degli orobici, tra le pagine della Gazzetta dello Sport. "Bergamo è una città che vive per il calcio, con dei tifosi straordinari".

Prima di guardare al futuro, il portiere albanese guarda al passato recente, ovvero all'1-1 di Udine: "Avrei voluto vincere con l'Udinese anche per loro, invece non è andata come volevamo. Peccato, perché abbiamo giocato un grande primo tempo. Non abbiamo cominciato bene il secondo tempo, era successo anche nella partita precedente, con la Juve. Dobbiamo stare più attenti, dopo il bel primo tempo non siamo riusciti a giocare bene".

L'1-1 non ha comunque influito sulla situazione di classifica. Anzi, la sconfitta del Milan, sesto, e dell'Inter, ormai quasi matematicamente fuori dai giochi (per un punto), hanno sorriso ai nerazzurri. Il futuro però è tutto rossonero: "La partita più attesa, ma quella più difficile. Il quarto posto è ormai sfumato, l'obiettivo è il quinto. Dobbiamo e vogliamo raggiungerlo, ma sabato sarà dura".

"Donnarumma è un ottimo portiere - prosegue Berisha, parlando degli avversari e dei loro valori tecnici - che sta facendo buone cose, al Milan e in una piazza come Milano, soprattutto in relazione alla giovane età. Suso è molto forte e difficile da contenere. Poi c'è Bacca davanti, che è sempre pericoloso, ma noi giochiamo in casa e dobbiamo sfruttare questo vantaggio".

Se l'Europa sarà raggiunta, come è ormai molto probabile, il portiere albanese la vorrà giocare, con la maglia dell'Atalanta. Il suo futuro è ancora incerto, il suo cartellino è legato alla Lazio, ma tra Marchetti e il connazionale Strakosha ("siamo amici e ci sentiamo spesso"), i biancocelesti possono stare tranquilli. Berisha, dal canto suo, ha questa idea: "Io ho sempre detto e continuo a ripetere che qui sto benissimo, sia la città che la società mi fanno stare tranquillo. Mi piacerebbe restare, a fine anno io, il mio agente e la Lazio prenderemo la decisione migliore".