Rolando Maran aveva premunito tutti quanti nella conferenza stampa della vigilia: quel “ci stiamo risvegliando” è stato un monito piuttosto deciso, lanciato dall’allenatore trentino agli avversari del Genoa. Monito che, evidentemente, non è stato preso sul serio dalla formazione ligure, ancora alle prese con il peggior momento della propria storia recente. 

Mentre una affonda, l’altra rialza la testa. Dopo le recenti delusioni in campionato che hanno segnato il pessimo ultimo mese e mezzo, i clivensi ritrovano il sorriso grazie alla rimonta firmata Bastien e Birsa. Il Chievo non parte però al meglio, anzi: prima concede un rigore al Genoa (fallito da Simeone), e poi va sotto per il gol di Pandev al 43’ (secondo centro stagionale per il macedone); ma al rientro dagli spogliatoi cambia totalmente la musica, perché i gialloblu metteranno a segno due reti in 10 minuti, prima con Bastien e poi con Birsa, ribaltando così il risultato e portando a casa l’intera posta in palio. 

Bastien vs Rigoni | www.calcioweb.eu

Si è rivista, a tratti, la squadra che ha mostrato ottimi spunti in questi primi due terzi di stagione: unita e compatta, precisa, ed ancor più cinica. Il Chievo ha ritrovato quella impermeabilità difensiva che lo caratterizza ormai da anni, dato che ha subito gol con l’unico tiro che è stato concesso nello specchio della porta. L’ultima volta che il Chievo riuscì a non far arrivare 2 tiri nello specchio della propria porta in una partita, fu contro l’Udinese, il 5 febbraio, al Bentegodi. 

Oltre che alla ritrovata compattezza difensiva, la squadra di Maran ha fatto tornare a galla un’altra sua peculiarità: il cinismo. Su 2 tiri verso lo specchio della porta avversaria, 2 sono andati a bersaglio. Bastien trova il suo primo gol in Serie A con la maglia gialloblu, mentre ne può contare ora 7 il suo compagno Valter Birsa, che pareggia Inglese sul conto dei gol stagionali in campionato.

Walter Birsa, alla sua miglior stagione di sempre | trivenetogoal.it

Proprio lo sloveno si è dimostrato, per distacco, il giocatore simbolo della stagione in casa ChievoVerona: con le sue 7 reti e 8 assistenze in 32 partite di Serie A (entrambe cifre record per lui in una singola stagione), ha inciso nel 39% delle segnature del club veronese. Un dato mica male. Inoltre la partita di domenica con il Genoa (per lui gara dell’ex) lo incorona come migliore in campo, ancora una volta: dopo un avvio piuttosto timido (accomunabile a quello della squadra, del resto), il trentenne trequartista fa segnare numeri decisamente importanti: 3 dribbling su 3 riusciti (ottimi, considerando la posizione da trequartista), 3 occasioni create, 4 palle recuperate, e 20 passaggi riusciti nella trequarti d’attacco (nessuno come lui, Castro gli si avvicina con 18).