Si avvicina sempre di più la doppia sfida di Champions League fra Monaco e Juventus che varrà l'accesso alla finale di Cardiff del prossimo 3 giugno. Non proprio una classica del calcio europeo, ma sicuramente un duello fra due squadre che vantano una tradizione positiva negli anni 2000 e che quest'anno hanno incantato mostrando due aspetti completamente diversi: parliamo infatti di uno dei migliori attacchi della competizione (13 gol nelle 4 sfide della fase ad eliminazione diretta) contro la difesa meno battuta (solo 2 reti subite in 10 partite). Numeri indicativi della grandezza di queste fazioni.

E che avranno peraltro un conto - abbastanza recente - "in sospeso" e perciò da risolvere. Nel 2015, infatti, le stesse compagini si affrontarono nei quarti di finale della Coppa Campioni: fu una doppia sfida estremamente tattica, perchè come avremo modo di vedere i biancorossi in quella stagione adottavano una strategia molto più votata al contenimento. E allora, in vista della prossima semifinale, non ci resta che rivivere quell'appassionante duello a distanza di oltre 2 anni. Sulle panchine sedevano gli stessi tecnici: per i francesi, Leonardo Jardim; per gli italiani, Massimiliano Allegri.

L'esultanza di Arturo Vidal dopo il gol che sbloccò la partita. | calcioblog.it

Andata - 14/04/2015 - Juventus Stadium
Juventus 1-0 Monaco

57' Vidal (rig.)

Per la partita d'andata, Allegri conferma il 4-3-1-2 che ha di recente spazzato via il Borussia Dortmund. In porta il solito, immenso Buffon. I terzini sono Lichtsteiner ed Evra, i due centrali Bonucci e Chiellini. A centrocampo manca Pogba (assente pure al ritorno): giocano Vidal, Pirlo e Marchisio, con Pereyra sulla trequarti a supportare Morata e Tevez. La risposta di Jardim è schierata con un 4-3-2-1, stesso schieramento con cui ha eliminato l'Arsenal negli ottavi. Subasic fra i pali è difeso da Raggi, Ricardo Carvalho, Abdennour e Kurzawa. Joao Moutinho, Fabinho e Kondogbia formano la diga mediana. In avanti, Dirar e Ferreira Carrasco supportano un 19enne Martial.

Il rigore di Vidal, che firma l'1-0. | dailymail.co.uk

Il primo tempo è essenzialmente in mano ai padroni di casa che si portano in avanti con una circolazione di palla tranquilla. Due gli affondi importanti in 45': il primo vede Tevez fallire la propria occasione con un destro al volo da distanza favorevole che Subasic riesce a intuire; il secondo è un suggerimento sempre dell'Apache a premiare l'inserimento di Vidal il quale però manca l'appuntamento con il gol sparando alto. I contropiedi ospiti non sono invece efficaci come sperato, al netto di qualche occasione facilmente disinnescata dagli avversari.

Nella ripresa si continua, nel primo quarto d'ora, sulla stessa falsariga. Ed ecco che al 56esimo arriva l'episodio in favore dei torinesi: Pirlo lancia un contropiede in cui Morata, che sta andando verso la porta, viene steso platealmente da Carvalho. Sarebbe rosso e punizione dal limite, ma l'arbitro - con la complicità di un'azione velocissima e di difficile lettura - assegna rigore e ammonizione al difensore. Vidal trasforma così dagli 11 metri e sblocca la gara: adesso è in salita per i monegaschi, che rischiano addirittura di subire il raddoppio poco dopo con un destro di poco fuori da parte sempre di Morata.

Ferreira Carrasco prova una conclusione che si spegnerà, e non di poco, sul fondo. | gazzettaobjects.it

Arriva tardi la reazione francese: Berbatov entra a gara in corso al posto di Raggi al 71' e poco dopo sfiora il pari con un colpo di testa sugli sviluppi di un cross da corner, ma mette fuori il pallone. L'allenatore bianconero reagisce a questo cambio passando alla difesa a 3, mettendo dentro Barzagli: da qui in avanti, non rischia più nulla. E' 1-0, ovviamente fra le polemiche per il rigore inesistente, a Torino.

Ritorno - Stade Louis II - 22/04/2015
Monaco 0-0 Juventus

All'inizio della partita di ritorno, entrambi i tecnici cambiano lo schieramento. Jardim va più per l'attacco con un 4-2-3-1: il portiere è sempre Subasic, la linea difensiva stavolta la formano Fabinho (che ritorna terzino destro), Raggi, Abdennour e Kurzawa. In mezzo torna Toulalan, che fa coppia con Kondogbia. In avanti, dietro alla punta (sempre Martial), troviamo Bernardo Silva, Moutinho e Ferreira Carrasco. La risposta di Allegri ritorna al classico 3-5-2: in porta Buffon, davanti a lui Barzagli, Bonucci e Chiellini. Lichtsteiner ed Evra agiscono questa volta da tornanti, al centro sempre Vidal, Pirlo e Marchisio. Morata fa coppia con Tevez in attacco.

Pirlo deve difendere palla dall'assalto di Toulalan e Joao Moutinho. | ansa.it

Nell'arena francese, la Signora un po' trema: Chiellini è sorpreso dopo giusto qualche secondo dal pressing di Bernardo Silva e risolve la situazione con un bizzarro fallo di mani da terra, che gli costa un giallo che terrà sul groppone per 90'. Ma in generale, nonostante la pressione dei padroni di casa, i campioni d'Italia se la cavano egregiamente: nel primo tempo gli unici tentativi di rilievo della squadra del Principato sono un tiro dai 22 metri di Kondogbia, fuori non di molto, ed un quasi-autogol di Barzagli su una giocata rilevante di Bernardo Silva dalla destra, se escludiamo un episodio dubbio all'interno dell'area di rigore piemontese con un sandwich ai danni di Kondogbia, generosamente non segnalato dall'arbitro. E anzi quelli in maglia blu, nel finale della porzione di gara in questione, quasi vanno in vantaggio col destro approssimativamente dalla lunetta di Tevez (largo).

Il contatto incriminato fra Chiellini-Vidal e Kondogbia, che poteva costare caro alla Juventus. | gazzettaobjects.it

Nella seconda parte continua la prova operaia dei bianconeri là dietro, con ancora solo qualche rischio di poco rilievo. Giusto ancora una soluzione estemporanea di Kondogbia (bloccata agilmente da Buffon) e qualche errore difensivo degli juventini regala delle mezze occasioni ai monegaschi, che, come ricorda giustamente il video che trovate in basso, non a caso "si confermano il peggior attacco della competizione". Nemmeno dunque il tutto-per-tutto di quelli in casa può far paura a Madama, che anzi spreca pure qualche contropiede di troppo e, al 90esimo, con una splendida punizione da casa sua di Pirlo va vicinissima al vantaggio, scheggiando il palo. Non servono però altri gol ad Allegri, che passa il turno soffrendo ma con merito: Jardim, dopo la partita, polemizzerà ancora per gli episodi arbitrali.

Nel 2015, insomma, avrete avuto modo di vedere che si trattò di un confronto ben diverso da quello che si profila nei prossimi giorni: c'è soltanto un punto in comune, ovvero che la Juventus si trova a fare la favorita, mentre il Monaco è una mina vagante (oggi come allora) con dei limiti abbastanza marcati, trascinato dall'entusiasmo di alcuni wonderkids. All'epoca, però, furono soltanto gli episodi a punire i monegaschi. Sono cambiate comunque tante cose a livello tecnico-tattico, ma il sipario è sempre quello della Champions League: per sapere chi staccherà il biglietto per la finale, dovremo aspettare il 9 maggio.

La foto dell'esultanza di tutti i giocatori bianconeri convocati per la sfida di ritorno. | gazzettaobjects.it