In casa Torino si parla molto più di futuro che non di presente. La classifica della squadra di Mihajlovic non mette a rischio i granata in questo finale di stagione, ma non permette neppure di sognare in grande. La squadra sembra essere concentrata soprattutto sull'aiutare il Gallo Belotti a provare a vincere la classifica marcatori del nostro campionato. L'attaccante non può che essere argomento caldo anche nelle chiacchierate con il presidente Urbano Cairo.

Parlando al Corriere dello Sport, Cairo ha cercato di fare chiarezza sulla situazione relativa a Belotti: "Belotti rimarrà al Toro? Sinceramente, non lo so. Diciamo che noi, con lui, siamo stati chiari. Quando il suo agente mi ha chiesto , ovviamente, un incremento di stipendio dopo il bel campionato dello scorso anno e l’inizio folgorante di questo, io ho detto va bene, facciamolo, ti allungo il contratto, te ne faccio uno migliore, ma a questo punto mettiamo una clausola rescissoria a cento milioni, soltanto per l’estero. L’agente nella trattativa diceva, e lo capisco, “Beh, sì, il giocatore merita di più, però non so se allungherei la scadenza del contratto”. Beh, ma scusa, se non allunghi, allora perché dovrei darti di più?

Andrea Belotti, zimbio.com
Andrea Belotti, zimbio.com

Così abbiamo trovato questa mediazione: bene, io ti do di più, tu allunghi, ma ti do una possibilità: se il giocatore fa cose talmente straordinarie e viene una squadra straniera importantissima a prendere il giocatore offrendo una cifra importante, cioè cento milioni, io gli consento di andare in questa squadra. E così abbiamo fatto. Poi, Belotti potrebbe anche dire “io non vado”, e allora io evidentemente lo tratterei bene, probabilmente dovrei ancora garantirgli qualche ulteriore miglioramento. Per adesso la situazione è questa."

Cairo poi ricorda i talenti come Belotti valorizzati dal Toro e svela che Cerci sarebbe disposto a tornare in granata: "Immobile, Cerci, Darmian, Maksimovic, Glik , Bruno Peres, Ogbonna , D’Ambrosio... D’Ambrosio, che io avrei tenuto volentieri, è andato all’Inter a scadenza anche se gli avevamo offerto cifre importanti. Purtroppo succede che l’attrazione verso squadre che hanno possibilità economiche maggiori e possono quindi pagare stipendi proibitivi sia talmente forte da far cedere anche un giocatore che era legato a noi, legato a me, legato anche al nostro pubblico, ai nostri tifosi, come Immobile (che è tornato) o come Cerci, che vorrebbe tornare."