Archiviata con un po' di fatica la parentesi Serie A, la Juventus torna a concentrarsi su quello che è ormai l'obiettivo principale dei bianconeri, la semifinale di Champions League. A quattro giorni dalla sfida col Monaco, il capitano bianconero Gianluigi Buffon fa il punto della situazione, smorzando qualsiasi possibile calo di tensione (ma a questo ci ha già pensato l'Atalanta) e mettendo in chiaro le cose fin da subito: "il Monaco è un avversario tosto, come il Barcellona, non hanno la loro stessa notorietà ma se sono arrivati fino a qui vuol dire che il campo li ha messi allo stesso livello dei blaugrana". Parole che da un lato possono apparire iperboliche, e a questo tipo di dichiarazioni Gigi non sarebbe di certo nuovo, ma che dall'altra parte sembrano il reale specchio di quella che è una squadra rivelatasi a dir poco sorprendente: "è una squadra brillante, che gioca un calcio molto propositivo e vivace, che ha qualità, ma in alcuni elementi anche tanta esperienza e fisicità."
Sin dal loro approdo alla fase ad eliminazione diretta i monegaschi avevano dimostrato di avere qualcosa in più rispetto al passato, che ha permesso alla squadra di Jardim - autore di un grandissimo lavoro in panchina - di fare il salto di qualità anche in Europa dopo tre anni di riconferme ai massimi livelli in Francia. Buffon questo lo ha capito subito: "Verso il 30' della partita che giocarono con il City in trasferta, mandai un messaggio a un mio dirigente dicendogli: 'guarda che questi possono arrivare in finale, sono fortissimi'". Gigi li ha visti, studiati, e tra di loro ovviamente l'occhio non poteva non cadere su Kylian Mbappè, giovanissimo talento francese che con le sue giocate sta sorprendendo ed incantando l'Europa: "Mbappé è un talento incredibile, mi ricorda molto Thierry Henry, con questa corsa molto facile, snella, elegante. E probabilmente, a questa età ha una facilità ancora maggiore di andare a rete rispetto a lui, segna in quasi tutte le partite con una costanza incredibile, nonostante, quando si è giovani, non sia facile avere cinismo e lucidità sotto porta. Mi sembra anche un ragazzo a posto, un ragazzo per bene, e questo lo aiuterà molto nella sua carriera, che gli auguro possa essere davvero luminosa” - dice Buffon, che poi scherzando aggiunge: “Se lo sarà, non avrà questa esigenza così forte di passare il turno contro di noi, perché tante altre possibilità in futuro di vincere questo trofeo”.
Il portierone bianconero è ben consapevole che in una doppia sfida l'esperienza conterà tantissimo, e di esperienza la sua Juve ne ha sicuramente di più rispetto ai giovani francesi, ma Buffon cerca di mantenere alta l'attenzione anche su questo aspetto: "Sicuramente l’esperienza è un ingrediente che peserà anche in questa gara, ma in un incontro del genere tutti gli elementi saranno decisivi. Potrebbe pesare anche l’entusiasmo e la follia della gioventù che hanno loro, in questo modo quando le gare si fanno tirate possono giocare molto più liberi di testa." Queste le ultime parole di Buffon, ormai sempre più vicine a lasciare spazio ai fatti, quelli di Mercoledì sera allo Stade Louis II di Monaco, dove non ci sarà spazio per nient'altro che non sia il pallone.