Il piano di Urbano Cairo sembra essere piuttosto chiaro. Mantenere la squadra di questa stagione, inserire qualche altro rinforzo e provare a dare la caccia all'Europa nella prossima stagione. C'è un "ma" da 100 milioni di euro a mettere in dubbio il progetto del presidente del Torino. L'identikit è presto fatto: Andrea Belotti, per tutti il Gallo, che in questa stagione ha già alzato la cresta sotto rete 25 volte e ha visto inserita nel proprio contratto una clausola proprio da 100 milioni di euro. Di fatto il prezzo per portarlo via dai colori granata.
Nel corso di un'intervista concessa a Radio 24, Urbano Cairo è tornato sull'argomento legato a Belotti: "Ancora non ci ha chiamato nessuno, ma so che a vederlo vengono tutte le squadre più importanti. Io spero che i 100 milioni della clausola non arrivino: lo voglio tenere un altro anno, anche perché sul mercato vogliamo rafforzarci." Ambizioni legittime che però potrebbero presto scontrarsi con le logiche di mercato e soprattutto con il pagamento della clausola che non permetterebbe grosse repliche a Cairo e alla società. Dall'Inghilterra nelle ultime ore si parla con insistenza del Manchester United di Mourinho come della squadra con le intenzioni più serie. Le ultime raccontano di un'offerta pronta da recapitare a Cairo per far migrare il Gallo ad Old Trafford. L'infortunio di Ibrahimovic costringe i Red Devils ad andare a caccia di un nome forte per il proprio attacco e a quanto pare Mou vorrebbe pescare dalla Serie A.
Nel corso della chiacchierata con Radio 24, poi, Cairo ha parlato anche della stagione in corso e della rosa di Mihajlovic: "Abbiamo cambiato molto quest'anno, siamo a 10 punti dall'Europa e senza tutti questi errori sui rigori saremmo là. E, a cinque giornate dalla fine, siamo già il settimo attacco più prolifico nella storia del club. Mihajlovic? L'intesa cresce di giorno in giorno, c'è grande sintonia tra noi. Abbiamo tanta qualità, penso a Zappacosta e Baselli, Ljajic in questa nuova posizione da trequartista sta facendo molto bene. Per non parlare di Belotti appunto." Infine si parla di politica del pallone: "Dobbiamo pensare a organizzare la Lega Calcio da un punto di vista manageriale, per esempio avendo 3/4/5 manager giovani che vanno in giro per il mondo a esportare il nostro calcio, che è un calcio speciale che è stato sopravanzato dalla Premier League o in parte dalla Liga, ma che secondo me non è secondo a nessuno. Ovviamente quello che manca al nostro calcio è un po’ di competitività in più legata a come vengono ripartite le risorse."