Andrea Barzagli è uno degli uomini simbolo del ciclo vincente della Juventus che sta per arrivare al sesto scudetto di fila in Italia ed è pronto a giocarsi di nuovo l'accesso alla finale di Champions League contro il Monaco. Opportunità che non avranno due ex bianconeri come Vidal e Pogba che hanno lasciato Torino forse alla ricerca di maggiori occasioni sul panorama europeo, ma che oggi si trovano entrambi a vedere i compagni in tv.

Una situazione che secondo Barzagli è solo un caso, come spiega il difensore a Tuttosport: "Vidal e Pogba? Mah, sono scelte... Nessuno si può aspettare che vai via e l’anno dopo una squadra va in semifinale di Champions. Pogba l’ho visto in videochiamata proprio prima della partita col Genoa, ci siamo salutati. E’ normale che da un lato sarà contento, ma dall’altro sicuramente gli sarebbe piaciuto esserci. E’ così. Ora tifa per noi, ci mancherebbe: chi è passato da questo gruppo lo conserva nel cuore. Siamo sempre in contatto." Un gruppo, quello di questi anni, che è stato il segreto di questa Juventus: "Siamo i primi ad aiutarci in campo e i primi, fuori, a star bene: senza stelle, senza prime donne. Siamo in tanti a “tirare” lo spogliatoio. Lo fanno anche i nuovi. Il punto è che c’è grande voglia di arrivare, di vincere. Per qualcuno è anche l’ultima occasione: per me, ad esempio. Penso sia una delle ultime chance di vincere grandi cose, questo ti invoglia a dare tutto te stesso. Io lo faccio, di conseguenza gli altri, anche i più giovani, spingono ancora di più."

Mario Mandzukic, it.eurosport.com

Barzagli poi si concentra sul proprio ruolo in campo, un po' centrale e un po' terzino: "o quello che posso dare in fase difensiva, penso molto; e so quello che posso dare in fase offensiva, penso non tantissimo. E di conseguenza faccio le cose abbastanza semplici. La Juve ha un grande potenziale in attacco e può permettersi un terzino non di spinta come me. Per me vale ancora tutto, sì. Vale arrabbiarsi se non gioco: intendo all’interno di me. Vale andare al campo e allenarsi sempre al massimo. Perché se perdo questo, allora posso anche smettere... Per arrivare a quasi 36 anni con questa Juve devi essere al massimo: devi spingere, devi correre, devi allenarti bene." A proposito di attacco, Mandzukic sta facendo una stagione strepitosa: "Noi lo avevamo affrontato quando era al Bayern: era prima punta, ma pressava tutti. Ce lo ricordiamo bene com’era, ma da qui a pensare che potesse fare l’esterno a tutto campo non ce lo aspettavamo. Lui ha grande cuore e ci dà grande fisicità. Anche nelle palle inattive, su qualche rinvio, è un’arma in più davvero fondamentale per noi."