Una vittoria importante, su un campo difficile e che conferma quanto di buono fatto in questa stagione. Potrebbe essere così definito il successo del Torino in casa del claudicante Chievo Verona, alla quinta sconfitta consecutiva che certifica un momento affatto positivo. Poco dopo la fine del match domenicale, appare particolarmente felice Adem Ljajic, che ringrazia il proprio mister per averlo collocato nel ruolo che meglio esalta le proprie caratteristiche. "Non eravamo più abituati a vincere due gare fuori casa - ha detto l'ex Inter a Sky Sport - ma con questo modulo abbiamo trovato la nostra dimensione. Non dobbiamo cercare alibi, non conta lo schema, conta il coraggio, la voglia".
"Nemmeno io cerco alibi - continua Ljajic - ma questo è il mio ruolo naturale. Mi spiace non aver battuto il Crotone, ma abbiamo vinto questa partita. La maglia blu porta bene, l'ho detto che dobbiamo continuare ad usarla in trasferta, anche se non sempre gli arbitri ce la permettono". In linea con il suo fantasista, Sinisa Mihajlovic, che sottolinea proprio la bontà del nuovo modulo e le effettive motivazioni alla base del successo granata: "Al di là del modulo - ha detto ai microfoni di Rai Sport - ciò che conta è la sostanza. Oggi potevamo segnare altri due goal, a conferma che conta soprattutto la testa".
In merito al percorso del Torino, l'ex Milan ricorda alcuni blackout dei suoi: "Sicuramente siamo stati spesso sfortunati, ma non dobbiamo cercare scusanti. Dobbiamo capire che le gare durano novanta minuti e non basta dominare ottanta minuti. I ragazzi oggi mi hanno convinto, anche se abbiamo ancora qualcosa da migliorare. Per esempio - continua il tecnico - c'è da limare in difesa, dove spesso commettiamo errori".