Il matrimonio tra Insigne ed il Napoli è destinato a protrarsi ancora a lungo. Adesso è ufficiale: Lorenzo Insigne ha firmato il contratto che lo legherà al Napoli per i prossimi cinque anni, diventando così il calciatore più pagato della rosa degli azzurri, oltre a renderlo ancora di più simbolo ed immagine della squadra partenopea. Un giorno speciale per Insigne, che dopo il primo quinquennio all'ombra del Vesuvio si lega a vita con il sodalizio campano, con il quale punta ovviamente a vincere qualcosa di grande.
Questa la soddisfazione dell'attaccante esterno napoletano, che ha così commentato l'accordo: "Se sono felice? Dopo questo evento non posso che esserlo, perché è quello che ho sempre sognato da piccolo e che ho sempre immaginato. Voglio restare quanto più possibile con questa maglia. Sono orgoglioso e fiero di aver rinnovato per altri cinque anni con il Napoli. L'ho sempre sognato di giocare con questa maglia, ora spero di non togliermela più e di vincere qualcosa di importante con questa. Sono contento di aver rinnovato, perché Napoli era la mia prima scelta; non ho mai mollato anche nei momenti di maggiore difficoltà, sapevo che al di là del contratto dovevo pensare a giocare e solo a quello e sono contento dei risultati che ho ottenuto".
Successivamente, l'attenzione si sposta sulle conseguenze di questo rinnovo, che inevitabilmente rappresenterà motivo di responsabilità e di leadership per Insigne all'interno del gruppo: "Io mi sono sempre sentito responsabile, perché da napoletano i tifosi si sono sempre aspettati qualcosa di più. All'inizio non sono partito benissimo, ma ho sempre provato a dare tutto. Ho iniziato male perché ho provato a dare forse più di quello che potevo, così sono cresciuto e ne sono uscito penso alla grande. Sono diventato un leader soprattutto grazie ai compagni, al mister, che mi hanno sempre dato fiducia senza mai mettermi da parte. E' merito soprattutto loro che mi hanno dato la possibilità di mettermi in mostra e di esprimermi al meglio".
Inoltre, un ringraziamento anche a tutti gli allenatori che lo hanno formato durante la sua giovane carriera e gli hanno permesso di crescere fino a diventare il giocatore che è oggi: "Nella mia crescita devo ringraziare tutti, ma in particolare mister Zeman che mi ha fatto diventare quello che sono oggi, o almeno in parte. Grazie a lui, che mi ha fatto giocare e valorizzare, prima in B poi in A, sono cresciuto davvero tanto. Con Mazzarri facevo un ruolo diverso, però sacrificandomi ho ottenuto comunque tanti risultati. Con Benitez ho fatto un ruolo, quello di esterno più difensivo, che mi ha dato tanto, sono cresciuto tanto in fase difensiva. Poi questi due anni con mister Sarri sono stati fantastici, sto facendo grandi cose: il mister è un martello, cura tutti i dettagli e sono fiero di lavorare con lui. Spero resti a lungo con noi, con lui ci possiamo togliere enormi soddisfazioni".
Insigne che aveva 13 anni quando il nuovo Napoli dell'era De Laurentiis è nato, ora che Lorenzo è diventato una bandiera di questa squadra, le sue sensazioni in chiusura: "Il rinnovo è una gioia immensa per me. Mi trovo qua, grazie a Santoro, a far parte della mia squadra del cuore. Se qualcuno me l'avesse detto non c'avrei creduto. Sono davvero contento di aver fatto questa scelta, spero tra cinque anni di discutere un altro rinnovo perché questa è casa mia e sto davvero molto bene. Vorrei inoltre ringraziare la mia famiglia, sono contento che mio padre mi accompagna ancora oggi agli allenamenti, anche se i miei compagni mi prendono spesso in giro per la sua presenza. Ho un rapporto unico con lui. Devo davvero tutto a loro, che mi hanno sempre sostenuto e non mi hanno mai fatto mancare nulla. Sono orgoglioso di loro, oltre a mia moglie ed i miei figli".