L'Udinese, trasformata da bagnarola ad incrociatore da mister Delneri, resiste un solo tempo, prima di affondare sotto le cannonate della corazzata Napoli. È bastata una virata errata per aprire la falla e far imbarcare acqua. Peccato per la fucilata di Duvàn Zapata stampatasi sul palo della porta difesa da Reina. Alti e bassi per Heurtaux e Alì Adnan, riserve chiamate a risolvere l'emergenza difensiva. Tanta attenzione, ma un errore grave a testa. Poca cosa in attacco, anche se, data la partita, non ci si poteva aspettare una squadra lanciata in avanti.
Karnezis 6 - Sui tre gol non può far nulla. Prova ad evitare il terzo gol parando il tiro di Insigne, ma sul tap in di Callejon è impotente. Per il resto è praticamente uno spettatore, solo qualche uscita di pugno da segnalare.
Widmer 5,5 - Sulla sua fascia il Napoli spinge di meno, dato che sulla carta è la più resistente. Insigne non trova grandi spazi e del tridente napoletano è probabilmente quello meno in palla. Lo svizzero tiene discretamente fino al doppio vantaggio partenopeo, poi stacca la spina e lascia partire l'azione del terzo gol.
Danilo 5,5 - Heurtaux sbaglia il movimento. Probabilmente lui dovrebbe scalare ed incollarsi a Mertens, ma non si aspettava l'errore e non ha il tempo fisico per coprire il buco. Anche sul secondo gol non ha tempo di intervenire. Nella rete del 3-0 invece forse poteva essere più presente. Nel primo tempo però, con tutta la squadra che gira come si deve, annulla Mertens.
Heurtaux 5 - Nel primo tempo tutto bene. Poi in avvio di ripresa qualcosa non va e sbaglia la marcatura, lasciando libero il corridoio per Mertens. Jorginho ringrazia e fa partire il tracciante insaccato dal belga. L'errore è pesante e psicologicamente probabilmente lo sente nel proseguio della partita, chiudendo sugli avversari con meno sicurezza di prima.
Alì Adnan 5,5 - Viene letteralmente bombardato dalla banda di Sarri, con Jorginho che nove volte su dieci cerca di innescare sulla destra Callejon, proprio l'uomo coperto dall'iracheno. L'ex Rizespor però chiude praticamente sempre bene, anche quando sono i suoi compagni a sbagliare, come in occasione di un pallone perso malamente da Widmer. Fornisce anche il pallone per l'unico tiro pericoloso dei friulani. Peccato per lo stop sbagliato che permette ad Allan di fare il secondo gol, non ci voleva ed Alì da lì in poi inizia ad essere meno in partita.
Hallfredsson 5 - L'islandese incappa in una delle sue giornate no. Inizia tamponando bene ed effettuando chiusure magistrali sui portatori di palla napoletani, che infatti costruiscono pochissimo nel primo tempo. Poi però inizia a perdere troppi palloni con i suoi passaggi sbilenchi e contro un top club sono cose che si pagano. Si innervosisce e inizia a cercare con insistenza il gol da lontano e proprio da un suo tiro forzato nasce la ripartenza per la terza rete dei padroni di casa. Da conservare i primi 45', il resto è da buttare.
Badu 5 - Corre a vuoto il ghanese. Non ha mai l'occasione di inserirsi in area, anche perchè con un centrocampo a quattro è più importante che tenga la posizione per coprire gli attacchi avversari, cosa che gli riesce poco. Perde il pallone che dà il là all'azione del raddoppio azzurro. Filtro otturato, la Coppa d'Africa gli toglie sempre tante energie e si sta vedendo anche quest'anno.
Jankto 5,5 - Non riesce a far vedere i suoi pregi in questa partita, dove deve più pensare ad arretrare e aiutare la difesa. Ci prova a scambiare ogni tanto qualche pallone con Thereau, ma l'assetto in questa partita era troppo difensivo per poter sperare di costruire le solite azioni "alla Jankto", fatte di corridoi sulla sinistra e ripartenze fulminee. (Lucas Evangelista sv - Cambio a questo punto fra pari ruolo, il ragazzo deve avere spazio per crescere e a partita chiusa Delneri decide di concedergli una piccola fetta di partita.)
De Paul 5 - Sbaglia l'approccio alla sfida. Contro una squadra come il Napoli non può incaponirsi nelle sue solite giocate, ma l'argentino probabilmente non lo sa, per inesperienza. Le poche volte che ha la palla, fa un tocco in più, per provare il dribbling, perdendo sistematicamente il controllo della sfera. Partite che servono per crescere, se rianalizzate in allenamento. (Perica 5,5 - Entra al posto di un De Paul inadatto alla partita. Il croato cerca di metterci voglia, ma è un giocatore che deve ricevere palla per poter incidere, se deve andare anche a conquistarsela, perde efficacia e infatti si vede poco.)
Duvàn Zapata 6 - Probabilmente l'unico giocatore che riesce a fare il suo al 100%. Quando può, tiene palla con il fisico e cerca di prendere i palloni alti spazzati dalla difesa in affanno. Koulibaly è probabilmente l'unico difensore della Serie A con una stazza in grado di ostacolarlo e il duello è tosto. Inzucca bene l'assist di Alì Adnan, ma la palla sbatte sul palo e non si insacca. Con un pizzico di fortuna in più, avrebbe prolungato la striscia di partite a segno e, forse, scritto un'altra partita.
Thereau 5,5 - In attacco non si vede, ma per il semplice fatto che deve fare il terzino aggiunto. Delneri sa che Alì Adnan alla lunga contro Callejon avrebbe perso il duello, così mette il francese a fargli da "guardia". Spesso è proprio l'ex Chievo a tenere lo spagnolo, quando l'azione si sviluppa sulla fascia opposta. Così però non può avere la lucidità e il tempo anche per attaccare, cosa che dovrebbe essere il suo compito principale. (Matos 5,5 - Sul 2-0 inutile tenere un giocatore che faccia entrambe le fasi, meglio puntare su un ala votata solo all'attacco. Il brasiliano, a differenza del solito, stavolta regala qualche buono spunto, con un paio di palle interessanti per i compagni, ma non basta.)
Delneri 5,5 - Sconfitta sonora causata da errori individuali. Il tecnico di Aquileia fa quel che può. Con anche Angella ai box era diventato chiaro che la sfida sarebbe stata proibitiva. Le riserve gli danno risposte appunto da riserve, giocando bene, ma lasciando qualche errore qua e là, anche pesante. Giusto coprire le fasce con un 4-4-2. Quando va sotto prova a mandare i suoi in avanti, ma Perica e Matos non hanno lo spessore necessario a cambiare l'inerzia di una partita, specie se l'avversario si chiama Napoli. Bene l'ingresso di Evangelista, minuti preziosi per il brasiliano, che continua il suo processo di crescita.