Non basta il solito gol di Andrea Belotti al Torino di Sinisa Mihajlovic per avere la meglio di un coriaceo Crotone, tenuto in piedi ed in vita dai miracolosi - almeno cinque - interventi di uno stratosferico Alex Cordaz. Il portiere dei pitagorici salva ripetutamente nel primo tempo sulle varie conclusioni di Ljajic dal limite e di Belotti e Lopez da vicino, mentre deve chinare il capo nella ripresa al penalty del gallo, che illude i granata. A dieci dal termine il gol di Simi sembra dare nuova speranza alle possibilità di salvezza dei calabresi, raffreddate dalle notizie provenienti dal Franchi di Firenze.
Avvio di gara tutto di marca granata, con il Crotone che soffre centralmente le folate di Adem Ljajic: è del serbo, infatti, l'unico squillo nel primo quarto d'ora di gara, anche se la sua conclusione di destro è facile preda, centralmente, di Cordaz. Belotti e Maxi Lopez provano a darsi da fare davanti, ma spesso occupano gli stessi spazi favorendo il lavoro dei centrali ospiti. Con diligenza e relativa tranquillità i pitagorici escono alla distanza dalla propria metà campo, così come fatto anche al Bentegodi contro il ChievoVerona: Falcinelli sponda per Trotta al ventesimo, l'ex Napoli cicca da pochi passi, favorendo l'intervento di Zappacosta in chiusura sul secondo palo; sulla respinta sinistro preciso, ma non troppo, di Crisetig, che sfiora soltanto la traversa.
Dopo il pericolo corso torna a macinare gioco la squadra di Mihajlovic: Falque imbecca il taglio di Belotti, chiuso al momento di battere a rete da un ottimo intervento di Ceccherini. Ci prova anche Baselli di testa, ma la girata dell'ex atalantino è imprecisa. Insistono i granata, decisamente poco soddisfatti del pareggio: sempre centralmente i piemontesi creano i maggiori danni ai pitagorici, Belotti si stacca perfettamente dalla marcatura, ma Cordaz è impeccabile con i piedi; cinque minuti più tardi, con i padroni di casa in pressione al limite dell'area, Ljajic inventa per Maxi Lopez, che a tu per tu con l'estremo difensore avversario manca clamorosamente l'appuntamento con il vantaggio, centrando in pieno il corpo dell'estremo difensore avversario. Il forcing finale dei ragazzi di Mihajlovic produce la solita conclusione dal limite di Ljajic, con Cordaz che si supera permettendo al Crotone di conservare il prezioso 0-0 all'intervallo.
La lunga pausa sembra smorzare gli entusiasmi dei padroni di casa, la ripresa inizia decisamente a rilento. Il Crotone non ne approfitta, conquistando soltanto un corner battuto tra l'altro in malo modo, lasciando adito alle scorribande dei granata che tornano con il passare dei minuti: l'incursione del solito Ljajic testa i riflessi di Cordaz, che dopo aver deviato la conclusione del serbo bissa anche su Iago Falque qualche secondo dopo. Ci prova anche il neo-entrato Boyé, il cui destro lambisce il palo con il portiere ospite stavolta battuto. I pitagorici non riescono più ad uscire dalla propria trequarti, assediati letteralmente dai cross provenienti dalle corsie laterali di Zappacosta e Barreca e dalle percussioni centrali di Falque e Belotti. Gli sforzi dei granata vengono premiati qualche minuto più tardi, quando in contropiede - paradosso - Belotti va via a tre avversari, prima di venire atterrato da Ceccherini in area di rigore: massima punizione discutibile, che il gallo tuttavia capitalizza con un perfetto diagonale di destro.
La sfida esplode letteralmente nei venti minuti finali, con il Torino che sembra legittimare ma non riesce a chiudere la sfida: Belotti, dopo un corpo a corpo con Ceccherini, si invola verso Cordaz, ma il suo tocco per Iago Falque al centro risulta debole, lanciando la ripartenza pitagorica; Falcinelli cerca il sinistro, chiuso dalla difesa di casa, che ripiega concedendo soltanto il corner agli ospiti. Pochi, in ogni caso, i pericoli che corre Hart nei minuti conclusivi, quando l'inglese è chiamato a gestire l'ordinaria amministrazione. Le folate dei granata sembrano essere sì insistenti, ma senza la verve necessaria per mettere in ghiaccio la contesa: qualche imprecisione di troppo, come quella che costa al Torino il pareggio, beffardo. Nalini si fa trovare pronto di testa, la sua sponda trova reattivo Simi a centro area, che anticipa Carlao ed insacca per l'inaspettato 1-1.
Il pari tramortisce, inizialmente, il Torino, che invece nei minuti di recupero prova a tornare in vantaggio: la punizione di Ljajic viene deviata in angolo, mentre il cross ad una manciata di secondi dal termine di Zappacosta viene deviato da Rosi in angolo. La sofferenza dei pitagorici termina dopo tre minuti di recupero, anche se la notizia spiacevole arriva da Firenze, dove l'Empoli in zona Cesarini allunga grazie al rigore di Pasqual.