Dopo una partenza straordinaria nella scorsa stagione, con quattro gol nelle prime otto partite, di cui tre nelle prime tre giornate, le prestazioni di Baselli hanno cominciato piano piano a scemare di sostanza ed intensità, fino a portarlo a non essere più una pedina fondamentale nel centrocampo granata di Ventura. Similare la situazione di quest'anno. Partenza a razzo con quattro gol nelle prime dodici giornate e poi fase calante come nella scorsa stagione. Stavolta però il suo calo sembra essersi arrestato. Dalla partita terminata 2-2 contro la Fiorentina il suo stato di forma è andato via via crescendo sempre più, culminando con il gol contro l'Inter -partita in cui è stato il migliore dei suoi-. Da lì Baselli si è caricato sulle spalle il peso del centrocampo del Torino, sfornando dopo la sfida contro i nerazzurri, due prestazioni di buonissimo livello, tanto da riconquistare la fiducia di Mihajlovic -uno non proprio dal cuore d'oro- e del presidente Cairo.
Si è passati dunque dal pensare di monetizzare con la sua vendita per investire sul mercato (a gennaio è stato molto vicino a trasferirsi alla Roma di Spalletti), visto che nonostante tutto il cartellino del venticinquenne si aggira tuttora sui 10 milioni di euro, al volerlo trattenere con un rinnovo (con possibile clausola da 20 e più milioni di euro, la data di scadenza del suo contratto non è poi così lontana, 2019). Lo scontro con Mihajlovic, il quale lo accusava di avere poca personalità in campo, sembra essere un ricordo lontano.
A fare le spese del posto da titolare ormai fisso di Baselli sarà uno fra Valdifiori e Lukic, i quali dovranno giocarsi un posto in due. Chiuse le porte anche per Obi ed Acquah, adesso che il classe '92 è tornato alla ribalta nel centrocampo granata. L'ex Atalanta si è conquistato anche un posto nello stage del suo ex allenatore Giampiero Ventura, con la speranza magari di esordire in un futuro prossimo anche nella nazionale maggiore. Con l'U-21 invece conta 12 presenze.