Ottima vittoria casalinga per l'Udinese di Delneri, che coglie una bella affermazione per 3-0 su un Genoa malandato. Quinto risultato utile consecutivo, tutti soddisfatti dunque.
Grande prestazione. Diverse le defezioni a centrocampo, protagonista il giovanissimo Evangelista: "Sono soddisfatto. Oggi siamo stati costretti a fare un po' di cambi perchè ci sono state delle defezioni durante la partita. Bene Evangelista, è entrato nel primo gol, deve un po' trovare il passo, è un trequartista, deve adattarsi al nuovo ruolo.
Nota stonata l'uscita di Samir per infortunio: "Deve fare risonanza al ginocchio sinistro, speriamo sia solo una distorsione. Già stasera farà la risonanza. Siamo poco fortunati in questo momento, non abbiamo problemi muscolari. Spiace perchè è un ragazzo che ha dato molte soddisfazioni e il finale di campionato per lui sarebbe stato ottimo per crescere."
L'obiettivo al momento del suo arrivo erano i 40 punti, Delneri li ha ottenuti con largo anticipo, mettendo in mostra le potenzialità del gruppo che ha a disposizione: "Ho trovato l'ambiente adatto. Il pubblico mi ha subito voluto bene, i ragazzi mi hanno seguito da subito anche in cose magari non impostate da me. Strada facendo alti e bassi ci sono sempre stati, i giovani sono andati a singhiozzo, abbiamo gestito intelligentemente i ragazzi, che hanno grandi motivazioni domenicali. Dobbiamo prendere più punti che si può, continuando così possiamo continuare a giocarcela con chiunque."
È stata un'Udinese camaleontica: "Abbiamo giocato con un 4-4-1-1, con Thereau libero dietro le punte, ma eravamo partiti dal 4-3-3. Poi abbiamo un po' variato con il 4-4-2, per creare difficoltà, anche perchè Morosini e Ntcham potevano mettere Simeone in condizione di far male e i nostri a un certo punto soffrivano."
Stanno crescendo tutti, in particolare De Paul, che sta migliorando sempre più e ora è anche incisivo sotto porta: "In lui ho sempre visto qualità importanti, gli abbiamo trovato un ruolo congeniale e reisce a mettersi in mostra. Sono cresciuti un po' tutti, chiunque faccia giocare mi dù risultato, perchè si impegnano tutti in allenamento. Ora siamo una squadra di calcio. Giocano per gli altri, le esultanze sono globali e i risultati si ottengono grazie al gruppo in crescita."
Forse si poteva lasciare tutta la partita ad Evangelista: "Volevo più spinta con Gabriel Silva, poi ho visto che soffrivamo ed ho inserito anche Felipe, che si è adattato benissimo."
Karnezis in campo perché n.1 definito: "Rispetto delle gerarchie, non mancherà occasione di rivedere Scuffet. A Felipe serviva ancora una settimana. Scuffet ha fatto ottimamente, gli ho detto di prendere queste due partite come un rilancio in Serie A e per noi è, come società, importante recuperare un ragazzo così giovane. Nessuno comanda, accettano tutti le decisioni perchè sanno che c'è un rapporto lineare e corretto, noi cerchiamo di sbagliare il meno possibile."