Prima della partita casalinga con la Juventus stava tornando un'aria pesante ad Udine, tutti, Delneri compreso, dopo tre sconfitte consecutive stavano iniziando a temere il ritorno della vecchia Udinese, quella che, quando entrava nel tunnel, ne usciva solo all'ultimo, quando aveva l'acqua alla gola (leggasi la stagione passata, quando la salvezza arrivò alla penultima giornata e con solo 39 punti). Fortunatamente, il tecnico di Aquileia ha a sua disposizione un gruppo diverso e, a differenza dell'avvio con Iachini, è riuscito a dargli un inizio di fisiniomia. E che fisionomia. Con lui sono emersi già quattro talenti che, con gli altri "vecchietti", hanno trascinato i friulani fuori dal periodo buio, verso una salvezza molto tranquilla e in largo anticipo. Da qui la conferma scontata sulla panchina, arrivata però solo per ora a parole e giunta in queste ore. Quindi qualche riflessione, su argomenti che saranno a noi per sempre sconosciuti, c'è stata. Tutto questo per dire che questa Udinese ora ha un'intelaiatura ben precisa e, come ha ripetuto fino alla nausea Delneri in conferenza, da qui non ci si schioderà più di tanto, perchè su questa base devono lavorare i giovani talenti che vorranno farsi notare, tra i quali annoveriamo Ewandro e Lucas Evangelista, che si stanno facendo il famoso "mazzo" per avere una chance dal primo minuto.
La partita che arriva dopo le buone prestazioni con Juventus, Pescara e Palermo è di quelle difficili. Il Genoa è in un momento negativo, ha pagato l'ennesimo rimpasto della rosa a gennaio, Juric non ha più trovato il bandolo della matassa e nemmeno Mandorlini sembra in grado di trovarlo. Sembra appunto. Perchè quella ligure è una piazza strana, in cui la contestazione e la rabbia dei tifosi possono improvvisamente rivitalizzare la squadra, senza preavviso. Da qui le parole di cautela di Delneri in conferenza, l'avversario è difficile, indipendentemente dal fatto che nell'ultima partita abbia perso per 0-5 con l'Atalanta e non abbia più certi giocatori, persi tra il mercato invernale e gli infortuni (Perin sembra essere abbonato alla sfortuna). Le zebrette dovranno quindi essere ancora più attente del solito, sarà una prova di maturità importante, perchè si tratta di fare punti contro una squadra che apparentemente sembrerebbe facile da affrontare. L'obiettivo quest'anno era migliorare le statistiche (imbarazzanti) dell'annata passata e ci si sta riuscendo. Nei gol fatti c'è già un passo avanti, a livello di punti ogni occasione sarà buona per migliorare il bottino dell'epoca Colantuono-De Canio e la salvezza è già in archivio, cosa che ha permesso l'esplosione dei quattro talenti di cui si faceva cenno sopra, ovvero De Paul, Jankto, Fofana e Samir, che stanno già agitando le acque del calciomercato estivo.
Contro il Grifone mancheranno ben due di questi e nella stessa zona del campo. L'assenza in contemporanea di Jankto (squalificato) e Fofana (stagione finita), fanno sì che strutturare la metà campo da opporre all'undici genoano non sarà semplice, infatti Delneri ci sta ancora riflettendo. Parliamo di una coppia di mezzali che ha portato 11 reti in cascina, che è un bottino paragonabile a quello di alcuni attaccanti. Il mister non ha però solo cattive notizie. C'è da registrare anche il rientro di Karnezis, Felipe e Thereau. Il greco riprenderà il suo posto in porta, questo ha annunciato il mister in conferenza. Per gli altri due c'è ancora una notte per decidere. Un po' un peccato per Scuffet, che torna già in panchina, ma lo staff vuole il miglior finale di stagione possibile e l'ex Panathinaikos dovrà essere caldo settimana prossima, visto che si va al San Paolo contro il Napoli. In difesa Widmer, Danilo e Samir saranno della gara, il ballottaggio riguarderà Felipe e Angella. L'italo-brasiliano è di nuovo operativo, ma ha avuto un problema fastidioso e difficile da smaltire, mentre l'ex Empoli è in forma partita. Arriva il nodo, ovvero il centrocampo. In amichevole Delneri ha provato Lucas Evangelista nel ruolo di Jankto, il brasiliano quindi è un candidato a sostiuire il ceco. Sembra più probabile però che venga dirottato Kums mezzala, con Hallfredsson a fare da filtro e Badu dall'altra parte. Questo nel caso in cui, come sembra, che il modulo prescelto torni ad essere il 4-3-3. La cosa prevederebbe il ritorno di un'ala. Thereau giovedì si è praticamente autodichiarato titolare. Il mister ha frenato gli entusiasmi, ma non sembra propenso a riproporre il 4-4-2, almeno non senza Jankto. Ergo, rimane la carta Matos, elogiato più volte in conferenza e che quindi sembra essere quello più avanti nelle gerarchie, nonostante fino ad ora non abbia lasciato il segno.
Abbastanza equilibrato il computo dei precedenti tra le due squadre in Friuli, con due vittorie friulane, due pareggi ed una vittoria genoana negli ultimi cinque partite. L'anno scorso finì 1-1, con la penultima rete di Totò Di Natale tra i professionisti e il pareggio di Perotti su rigore. Arbitrerà la sfida il signor Mariani della sezione di Roma. Il Genoa dipenderà molto dalla prestazione del singolo, se una delle due ali (Morosini e Palladino) dovessero fare la partita e riuscire a rifornire Simeone, allora potremmo assistere a una partita molto più combattuta di quel che si creda, con Mandorlini che sta cercando di recuperare più acciaccati possibile e dovrà fare a meno di Pinilla, espulso per ben cinque giornate. Inoltre c'è sempre quel Miguel Veloso che, quando è in palla, sa fare la differenza.
I convocati
Udinese
Portieri - Karnezis, Perisan, Scuffet
Difensori - Adnan, Angella, Danilo, Felipe, Gabriel Silva, Heurtaux, Samir, Widmer
Centrocampisti - Badu, Balic, De Paul, Evangelista, Hallfredsson, Kums
Attacanti - Ewandro, Matos, Perica, Thereau, Zapata
Genoa
Portieri - Lamanna, Zima, Rubinho.
Difensori - Gentiletti, Izzo, Burdisso, Biraschi, Orban, Munoz.
Centrocampisti - Cofie, Ntcham, Hiljemark, Beghetto, Lazovic, Rigoni, Morosini, Veloso, Cataldi, Laxalt, Ninkovic.
Attaccanti - Simeone, Palladino, Pandev, Pellegri.
Probabile formazione
Udinese (4-3-3) - Karnezis; Widmer, Danilo, Angella, Samir; Badu, Hallfredsson, Kums; Thereau/Matos, Duvàn Zapata, De Paul.