Ci si addentra a grandi passi verso la fine del campionato, ed il Torino, a 'mente sgombra', ha il solo obiettivo di chiudere nel miglior modo possibile la stagione, cercando di regalare quante più gioie possibili ai propri tifosi. L'impegno di Cagliari, in casa dei sardi che come il Toro non ha nulla più da chiedere al campionato, potrà regalare grosse emozioni e tanti gol se si considera che il Cagliari è una delle difese più perforate dell'intera Serie A (terz'ultima per rendimento con 59 reti al passivo), ed i granata possono annoverare nella propria rosa uno dei capocannonieri attuali del nostro campionato: Andrea Belotti, a quota 23 gol, in compagnia del romanista Edin Dzeko.

Dunque, esistono tutti i presupposti per godere di una sfida ricca di colpi di scena, con il Torino che non si snaturerà, difatti il tecnico serbo Sinisa Mihajlovic è orientato a schierare i suoi con il classico 4-3-3 iperoffensivo. Pare essere giunta l'ora X per il difensore brasiliano Carlao, il quale potrebbe finalmente debuttare con la maglia granata: al suo fianco, scontata la presenza di Moretti, con Zappacosta impiegato sull'out destro e Molinaro (in vantaggio su Barreca) lungo il settore opposto. Il pacchetto difensivo agirà alle spalle di Hart, mentre la cerniera di centrocampo sarà composta da Acquah, Luci e Baselli. In attacco sono sicuri del posto Ljajic e Belotti, mentre per ciò che riguarda l'impiego di Iago Falque, il tecnico del Toro scioglierà la riserva solo nella giornata di domani, a poche ore prima dell'inizio della gara. L'esterno offensivo ex Roma lamenta ancora dolori alla schiena, di conseguenza la sua presenza al Sant'Elia resta in dubbio. Se non dovesse farcela, pronto a subentrargli Iturbe.

Proprio il difensore Carlao, questo pomeriggio ha parlato in conferenza stampa, accanto a Mihajilovic: ​"Adesso finalmente mi sento bene, ho recuperato dall'infortunio che mi ha fatto saltare parecchie gare, e spero di giocare il prima possibile. Per fortuna il peggio è alle spalle, in questo momento non mi resta che impegnarmi, mettermi a disposizione del mister e cercare di ritagliarmi il giusto spazio. Qui mi trovo molto bene, mi sono ambientato alla grande, il gruppo è unito e si lavora in modo tranquillo, armonioso. Ripeto, ora devo solo giocare, questo coronerà la mia bella avventura al Torino".