Una vittoria, ma anche un segnale. Se la Juventus senza essere nemmeno particolarmente brillante vince per 2-0 sul Chievo, mentre il Barcellona, prossimo avversario juventino nei quarti di Champions League, perde con lo stesso risultato sul campo del Màlaga nello stesso weekend vuol dire che su qualcosa i bianconeri potranno fare leva in Europa.

Qualcosa che magari si chiama Dybala o, anche, Gonzalo Higuain. Grande talento del primo, oggi protagonista con una serie di giocate, ma anche stasera entrambi i gol portano la firma del Pipita, che ai microfoni Sky si è espresso così dopo il match: "Sono molto contento della partita di oggi, della squadra, dell'approccio. Sapevamo che il Chievo era tosto, che era duro. Abbiamo vinto una partita difficile, ora riposiamoci al massimo al Barcellona ".

Si continua, con quello che è stato un calo di concentrazione nella gestione dei 90 minuti, magari dovuta a qualche pensiero di troppo per la partita di Champions League imminente. L'argentino ex Napoli ammette: "Ci può stare. Abbiamo speso molta energia a Napoli. Stiamo arrivando quasi alla fine, la squadra sta facendo un grande sforzo e penso che siamo in lotta per 3 competizioni, quasi nessuno è riuscito a farlo ".

E se si fa notare all'attaccante che i blaugrana oggi sono inciampati... "Non lo sapevo. Per noi l'importante è stare calmi e arrivare bene alla partita di martedì ".

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In seguito è arrivato agli stessi microfoni dell'emittente televisiva americana anche l'allenatore della squadra campione d'Italia, Massimiliano Allegri. La prima domanda è sull'approccio alla partita e sulla differenza magari fra prima e seconda frazione, con sempre questo tòpos del pensiero verso la partita europea che arriva. Il tecnico analizza la partita così: "Direi che nel primo tempo siamo partiti bene. Poi abbiamo concesso un paio di cross ma alla fine abbiamo difeso bene. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene, siamo un po' calati e poi per merito dei ragazzi abbiamo avuto i 3 punti, non era facile perchè venivamo da due partite che hanno portato grande stanchezza fisica e mentale, siamo arrivati alle 4 di notte a Torino ".

La sconfitta dei catalani col Màlaga e l'influenza sui blaugrana. Il tecnico non vede questo come qualcosa di influente in positivo, anzi, magari andrà contro. Ma indipendentemente da tutto, bisogna giocare bene, altrimenti... "Non cambia assolutamente niente. Il Barcellona è abituato a giocare queste partite, perdere prima non cambia assolutamente niente. Anzi, magari saranno più concentrati. Sarà una bella partita, è un quarto di finale e bisogna fare e bisogna viverlo con piacere e voglia ".

Le condizioni degli indisponibili di oggi, in particolare Mandzukic e Pjanic, esclusi per motivazioni differenti; sembra che gli slavi siano recuperabili: "Mandzukic ha fatto un buon allenamento, vediamo se domani si allena con la squadra. Pjanic sta bene, non ha giocato in via precauzionale ".

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I punti cardine della sfida tattica che ci sarà contro il Barcellona. Tre punti fondamentali: fase difensiva, uscita dalla prima pressione non esagerata, massima espressione di tecnica e personalità. Il tutto riassunto così dal mister: "Con loro devi essere bravo nella fase difensiva e poi quando esci dietro nella prima pressione, mettendo pressione sul portatore di palla senza uscire più di tanto. In quello devi essere bravo. Dobbiamo essere bravissimi anche nell'uscita e nel giocare un'ottima partita tecnicamente, altrimenti è difficile venirne fuori ".

Immancabile un'ode a Paulo Dybala. L'argentino ha mostrato un paio di pezzi di tecnica clamorosi durante la partita, ma tutto ciò viene unito ad una considerazione interessante di un'opinionista, che presenta la Joya come l'unico calciatore di talento che però corre, davvero, tantissimo. L'allenatore conferma: "Innanzitutto Paulo è un aerobico. In mezzo alla quantità della corsa ci mette la qualità. Oltretutto è intelligente, ma difficilmente vedo grandi giocatori non sapersi muovere e trovare le zone giuste per diventare pericolosi. Sta diventando uno dei più bravi al mondo anche in quella posizione in cui diventa immarcabile. Sarà un buon test per lui e anche per tutti gli altri, dobbiamo affrontarlo con la sicurezza di poter passare il turno ".

E' una blasfemia paragonare il numero 21 argentino a Messi, uno fra i suoi più noti prossimi avversari? C'è una questione di differenti caratteristiche secondo l'allenatore, che si esprime in questa maniera: "Messi è l'unico al mondo che a palla ferma ha un'accelerazione impressionante. Paulo invece è come Neymar, che in velocità ha un'accelerazione buona. Sono tutti grandi giocatori, ma con caratteristiche diverse ".

Interessante un paragone che viene lanciato con quella che fu la finale a Berlino nel 2015, sempre fra queste due squadre. La risposta è lunghissima, i maggiori temi di essa sono questioni tattiche, una menzione speciale per Paul Pogba, l'esaltazione di quel match, l'importanza degli episodi e così via: "Il Barcellona più o meno sono gli stessi. Noi siamo cambiati come struttura fisica e come giocatori, non avevamo trequartista, giocavamo a 3 a centrocampo e avevamo una mezzala come Pogba che faceva il box-to-box con la corsa come piace fare a lui. Quella finale fu bellissima. Noi soffrimmo un po' a livello psicologico all'inizio, ma la sensazione era che appena prendevano palla loro noi andavamo in difficoltà, e in effetti fecero gol. Poi la partita fu bella, perchè difendemmo uno-contro-uno dietro, avemmo l'occasione per pareggiare... sono partite così, quando giochi queste partite devi essere bravo a sfruttare l'occasione, bravo nella fase difensiva. Sono due partite, bisogna passare il turno ".

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Maran, allenatore avversario, ha detto di aver trovato un Allegri ottimista nella sua intervista. Il tecnico, al decimo confronto in carriera contro i blaugrana, come vive un pre-partita così importante? Ovviamente serenamente, come sempre. C'è bisogno prima di tutto di fiducia, e questo messaggio diventa così quasi un simbolo di quello che diventerà l'atteggiamento della Signora nel doppio confronto. Un pezzo di bravura ai microfoni del tecnico, in sintesi: "Io sono sempre ottimista, alla fine quando ci sono le grandi sfide le devi vivere con grande convinzione alzando l'asticella.
Nessuna cosa è impossibile. Il Barcellona sarà la decima e l'undicesima volta che l'affronterò: otto col Milan, una con la Juventus e due ora. L'ho sempre affrontato, credo, trasmettendo grande fiducia, perchè quella cosa che dobbiamo avere tutti è la convinzione di fare il massimo e battere sempre l'avversario. Poi se sono più bravi ci batteranno, ma se entriamo in campo con meno convinzione è più difficile batterli
".