Aprile è un mese da non fallire in casa Cagliari. Il successo di Palermo ha ampliato ancora di più il divario dall'attuale terz'ultimo posto, occupato dal Crotone (+18) e domenica pomeriggio, al Sant'Elia, i sardi potrebbero festeggiare l'aritmetica salvezza al termine della sfida contro il Torino. Se il Crotone perderà in casa contro l'Inter, ed il Palermo non riuscirà a vincere contro il Milan, i rossoblù con una vittoria potrebbero festeggiare il raggiungimento dell'obiettivo prefissato ad inizio stagione: il mantenimento della categoria. Nell'ultimo week-end il Cagliari ha riaperto anche il discorso inerente alla conquista del 10° posto, vero obiettivo dei sardi da qui fino al termine del campionato. La sconfitta casalinga del Chievo Verona, ed il pareggio nel lunch match tra Torino ed Udinese, hanno favorito la rincorsa degli uomini di Massimo Rastelli all'obiettivo 2.0 cagliaritano.

Nel pomeriggio di ieri la squadra ha proseguito la preparazione in vista della partita che vedrà opposta alla squadra di Rastelli il Torino di Sinisa Mihajilovic. la squadra ha disputato una partitella contro l'Under 16, in cui si è messo in luce Deiola, autore di una tripletta. Gli altri gol, che hanno contribuito al 14-0 finale, sono stati siglati da Di Gennaro, Farias, Faragò e Sau (tutti con doppiette) e da Biancu, Joao Pedro e Padoin.

Uno dei protagonisti del successo in rimonta del Cagliari a Palermo è stato senza ombra di dubbio Artur Ionita, autore di un'importante doppietta. Il moldavo, presente allo Store del del Largo Carlo Felice, ha espresso la sua opinione riguardo al finale di stagione che vivrà il Cagliari. Ha toccato diversi temi, affrontati tutti con un gran sorriso: "Mi sento molto meglio, ogni giorno che passa mi alleno sempre di più e con intensità. Domenica sarà una bella partita, contro un avversario importante e ci teniamo a fare bene. La vittoria di Palermo è stata fondamentale, ma da domenica in poi sarà sempre una finale. Vogliamo vincere più partite possibili, se riusciremo a chiudere decimi, tanto di guadagnato. Ho avuto modo di giocare mezz'ala, il mio ruolo, ma anche sulla trequarti. Sono due ruoli differenti, specie nella testa di un giocatore, ma per il resto mi trovo bene ovunque. Il peggiore momento dopo l'infortunio sono stati i primi due mesi, chiaro che non c'è solo dolore fisico, ma anche interiore. Domenica è arrivato pure il goal ed è stata una liberazione per tutta la sofferenza dello scorso periodo".