Una doppia sfida con in palio premi differenti, ma con lo stesso elevatissimo tasso di difficoltà. La Juventus vola a Napoli, per ben due volte: prima per disputar la 30esima giornata di campionato, domani sera, poi per il ritorno di Coppa Italia. Massimiliano Allegri vuole però pensare ad una partita per volta, come spiega in conferenza stampa. Dunque, prima di tutto, testa al campionato: "Il Napoli sta vivendo un ottimo momento, è un test importante che ci prepara anche per le partite future. Barcellona? Ci penseremo più avanti. In questo momento pensiamo solo al Napoli, possiamo guadagnarci una fetta importante di scudetto, servirà una partita tosta e con grande serenità. Sarà fondamentale l'aspetto psicologico".
Oltre all'aspetto tecnico, l'allenatore ne sottolinea un altro, quello extra-campo: "La Juve è abituata a giocare contro squadre che giocano la 'partita dell'anno', l'importante è che si rimanga nella correttezza. L'Italia sportiva ha una bella chance per dimostrare di avere una cultura diversa. In Italia si vive solo di polemica, non ci si gode mai il momento e quel che si fa. Bisogna guardare un po' più in casa".
Occhi puntati, ovviamente, anche su Gonzalo Higuain, qualcosa più di un grande ex che ritorna per la prima volta al San Paolo: "Il suo valore non si decide in queste due partite, è stato tre anni al Napoli, ha fatto tanto, è stato amato ed è andato via. Va rispettato, per questo. Lui gioca per la Juventus, credo i tifosi lo fischieranno, ma lui è molto sereno, ha fatto una buona settimana di lavoro. Cosa gli ho detto? Non ci ho neanche parlato, non c'è da dire niente, è una partita tra la prima e la terza del campionato".
Il Pipita sarà molto probabilmente l'unica punta in campo, da capire se nel 4-2-3-1 o in un nuovo 4-3-3, a seconda delle condizioni dei compagni d'attacco. "I giocatori stanno discretamente bene, Mandzukic ha lavorato a parte, anche Dybala per un po'. Deciderò dopo l'allenamento", afferma Allegri, che poi si concentra sulla situazione dell'argentino: "Ha fatto pochi allenamenti, non è in una condizione ottimale, gli altri stanno tutti bene, soprattutto tutti quelli che hanno lavorato qui". Però, infine, una porta che rimane aperta: "Il 4-2-3-1 lo possiamo fare lo stesso", anche senza i tanti indisponibili della Juventus.
Infine, una breve parentesi tattica, commentando i fastidiosi movimenti di Callejon che già due volte hanno 'ferito' la Juve in stagione: "I movimenti del Napoli sono gli stessi, Sarri ha cambiato qualcosa, gioca un po' in modo diverso senza dare riferimenti. Callejon gioca a nascondino vicino all'area, quindi dovremo essere molto bravi".