Il Torino di Sinisa Mihajlovic misura la temperatura del proprio momento di forma contro la Lazio di Simone Inzaghi, formazione caldissima in questo periodo, come dimostrano i recenti risultati in campionato e Coppa Italia. I biancocelesti sono in corsa per l'Europa, mentre i granata hanno sognato per qualche settimana di poter entrare in corsa, ma una serie di risultati poco esaltanti nelle scorse settimane li ha sistemati in una posizione di classifica tranquilla e al riparo da rischi, ma che comunque non autorizza a particolari sogni.

In conferenza stampa Sinisa Mihajlovic ha presentato in questo modo la sfida contro la Lazio: "Affrontiamo la squadra più in forma del campionato, ha gran entusiasmo e lotta per la Champions: sarà dura e impegnativa, ma anche stimolante. Mi aspetto di vedere i progressi delle ultime partite: cercheremo di invertire la tendenza, anche se capisco che la Lazio non è l’avversario migliore per riuscirci. Se giochiamo da Toro possiamo metterli senz’altro in difficoltà. Mi complimento con Inzaghi perché ha giocatori tecnici e sta traendo il massimo. La loro difesa è solida, meritano il posto in classifica che hanno. 

Immobile, Castan e Valdifiori nella gara d'andata, 90min.com

I nostri obiettivi sono sempre quelli che ho detto qualche settimana fa ovvero fare più punti dell’andata, raggiungere il record del Toro con i tre punti a vittoria, trovare una fisionomia precisa di squadra. Ognuno deve trovare le motivazioni giuste: non possiamo permetterci di giocare le partite al 50-60% pensando di vincerle, se facciamo così le perdiamo tutte, dobbiamo sempre essere al 110%. Penso che alla fine per i punti che faremo, punti in classifica e giovani lanciati credo che alla fine sarà una stagione positiva."

Inevitabile parlare della sfida nella sfida fra Belotti e Immobile, con il secondo grande ex della gara. Mihajlovic, però, si tiene stretto il suo Gallo: "Sono entrambi molto forti, ma io mi tengo il Gallo, il migliore di tutti. Potevano stare insieme al Toro e ci saremmo potuti divertire, ma sono state fatte scelte diverse e vanno accettate: avessimo avuto entrambi avanti avremmo usato un altro modulo, il 4-3-1-2, con Ljajic dietro. Questa era la mia idea iniziale, poi quando il mercato ha avuto un’altra evoluzione abbiamo puntato sugli esterni."