Mercoledì scorso, la Champions. Sabato, il campionato. Domani tocca invece alla Coppa Italia. La Juventus in sette giorni si affaccia su tutti i fronti: domani sera, allo Stadium, arriva il Napoli, per l'andata della semifinale. I primi novanta minuti su un totale di centottanta, che si preannunciano infuocati, per la rivalità, per il tasso tecnico delle due compagini.
Massimiliano Allegri, in conferenza stampa, ha dettato le linee guida per la partita: "Dobbiamo creare i presupposti per arrivare in finale, la terza di seguito. Il Napoli sarà rabbioso per la sconfitta, in tre giorni non han perso tutto il lavoro fatto. L'importante sarà non prendere gol, giocando la prima in casa".
Rispetto all'undici visto con l'Empoli, come di consueto negli ultimi tempi, potrebbero esserci delle rotazioni, come spiega il tecnico: "Dovrò valutare tutta la squadra, ci saranno dei cambi: il fatto di avere una rosa importante e in condizione mi dà una mano, potendo far riposare e recuperare tutti. Valuto di partita in partita".
In porta troverà spazio ancora Neto, ("Fa il secondo alla Juventus solo perché c'è Buffon") mentre in difesa sugli esterni rientreranno Lichtsteiner e Asamoah. In mezzo "Rugani sicuramente riposa", mentre la mediana è tutta da costruire, anche se Khedira e Pjanic partono favoriti. "I cambi domani diventano fondamentali, avere forze fresche in panchina, con determinate caratteristiche, è molto importante", afferma poi Allegri, rimescolando di nuovo le carte.
Sicuramente, però, in campo scenderanno Higuain ("Più gioca e più sta in condizione") e Dybala, reduce da un turno di riposo. "Raccorda mediana e attacco, con lui abbiamo più geometrie e linee, oltre che qualità tecnica, che è quella che conta. Ogni tanto deve recuperare, ma l'importante è non perdere solidità, compattezza e ordine", spiega il tecnico riguardo la Joya.
Si va comunque verso la riproposizione dell'ormai classico 4-2-3-1, un modulo per tutte le stagioni e che sta dimostrandosi anche adatto a più situazioni. Se prima la Juventus sbloccava subito il punteggio, oggi ci mette qualche minuto in più, un aspetto che ad Allegri non dispiace, anzi: "La squadra, con questo nuovo sistema, era abituata a sbloccare le gare subito: il rischio era perdere la pazienza, ma questa cosa non è successa. La squadra è consapevole delle proprie forze e gestisce le partite anche in un altro modo, come a Crotone e con l'Empoli".
La capacità di essere sempre dentro le partite è un punto su cui l'allenatore si ritiene soddisfatto. Il tanto citato mese di Marzo sta arrivando ed è il momento di tirare le prime somme: "Siamo migliorati sui singoli, sullo sviluppo collettivo e sull'entusiasmo, giochiamo più spensierati e con maggior coraggio. Non bisogna però perdere la solidità". Soprattutto domani sera.