Uno dei protagonisti della magica cavalcata dell'Atalanta porta certamente il nome di Mattia Caldara. E' lui ad essersi preso le prime pagine dei quotidiani all'indomani della doppietta da sogno rifilata al Napoli. "Partita che ricorderò per sempre ma ora testa alla prossima", le prima parole nell'intervista rilasciata a La Stampa. Una stagione in crescendo grazie alla saggia guida di Gasperini con una chiamata da far sussultare i cuori, quella della Juventus nel mese di Dicembre. La squadra campione d'Italia si è assicurata le prestazioni del difensore azzurro per una cifra di 15 milioni più 4 legati ad altri bonus.

Nonostante la testa possa volare a Torino e al futuro con i campioni d'Italia, il giocatore ammette di essere concentrato soltanto sul presente con l'Atalanta: "La mia testa è qua: sono bergamasco e tifoso della Dea. Devo migliorare partita dopo partita per essere un giorno pronto a vestire la maglia della Juve", ammette il ragazzo di Bergamo. "Oggi guardo Buffon e la difesa giocare in Champions e mi appare come un traguardo enorme. Tra l'altro per guardarli in Coppa devo andare fuori, dato che mio padre non ha fatto l'abbonamento..."

La prestazione fantastica di Mattia Caldara contro il Napoli (@Vince7up)

Emozione mista ad orgoglio per Caldara: "Il fatto che la Juve mi abbia scelto mi rende orgoglioso, poiché i bianconeri scelgono sempre i migliori calciatori" e aggiunge "E' il mio primo anno in Serie A, conoscere già il futuro è un bel segnale per un giovane". Il percorso potrebbe essere simile a quello compiuto da Rugani - ora colonna della Juventus - lasciato maturare ad Empoli e poi inserito pian piano negli schemi della prima squadra: "E' stimolante l'esempio di Daniele, un ragazzo splendido, elegante in campo e serio fuori: sarebbe bello seguire le sue orme ma aspettiamo il 2018".

Lavoro ma anche divertimento nel gruppo atalantino che sta sognando l'Europa. Il ping-pong, ad esempio, è uno degli hobby preferiti con il Papu Gomez campione assoluto: "E' un gioco che non manca mai nel nostro spogliatoio, il Papu è il più bravo. Non credo sia questo il nostro segreto, quanto la voglia di imparare sempre da ogni situazione". Chiosa finale sugli idoli del passato e i difensori che lo hanno ispirato: "In cameretta avevo attaccato al muro il poster di Chiellini, il mio punto di riferimento però è Alessandro Nesta: indosso la numero 13 in suo onore".