Una sola vittoria, casalinga, contro l'ultima in classifica, nell'anno solare 2017, in Serie A. Per il resto, quattro pareggi e due sconfitte, per un totale di sette punti in sette partite. Una media salvezza, quella mantenuta nel post-Natale, da un Torino in leggera crisi di risultati. Eppure, i granata erano partiti puntando dritto verso l'Europa. Quell'Europa che, al momento, sembra essere più che altro solo un sogno difficilmente realizzabile.
Domani sera contro la Fiorentina, i Granata si giocano probabilmente tutte le ultime chances rimaste di agganciare il treno di quelle davanti, che corrono (e pure tanto) per un posto in Europa. La partita conta più dei canonici tre punti, anche perchè Mihajlovic non riesce a vincere una gara di una certa difficoltà, proprio dalla gara d'andata. Da quel giorno, il Toro ha vinto solo contro Palermo e Crotone in trasferta, contro Cagliari, Chievo, Genoa e Pescara in casa.
Al Franchi, dunque, l'occasione è ghiotta, anche se i padroni di casa arrivano al posticipo reduci dal 4-2 subito in Europa League, con conseguente eliminazione.
Miha dovrebbe optare per il solito 4-3-3, con tre dubbi annunciati in conferenza stampa, e che l'allenamento di oggi potrebbe non sciogliere. Il primo riguarda la difesa: davanti ad Hart son sicuri del posto Moretti al centro, Zappacosta a destra e Barreca a sinistra. Con l'ex Genoa e Valencia, in mezzo, potrebbe esserci Ajeti, ma il tecnico non scarta l'idea di mettere centrale De Silvestri.
Mediana che potrebbe invece essere più fisica, con l'inserimento di Acquah sul centro-sinistra; il ghanese, che potrebbe esser preferito a Baselli, dovrebbe affiancare Benassi e Valdifiori, quest'ultimo più avanti rispetto a Lukic.
Possibile sorpresa anche in avanti: con Iago Falqué e Belotti potrebbe esserci Boyé. Possibile panchina dunque per Adem Ljajic, anche se l'arma dell'ex dal dente avvelenato ha un fascino particolare...