L’ennesima, convincente vittoria dell’armata di Massimiliano Allegri che si impone sul buon Empoli di Martusciello per 2 a 0. L’autorete di Skorupski e il sinistro di Alex Sandro spostano l'inerzia di una partita saldamente nelle mani dei padroni di casa. La Juventus si conferma macchina letale con il nuovo sistema plasmato dal coach livornese, in 9 partite (tutte vinte) solamente 1 gol al passivo (Chochev, al 93’, sul risultato di 4-0). La vittoria allontana le altre pretendenti al titolo e assume ancor più importanza se consideriamo il KO del Napoli con l’Atalanta (-12) e il match di domani sera tra Inter e Roma (-10). L’Empoli rimane incagliato alla 17esima posizione, con il robusto vantaggio di 8 punti sulla zona rossa (occupata da Palermo, Crotone e Pescara).
È un Empoli più coraggioso e intraprendente del previsto, quello che appare nella prima metà di gara allo Juventus Stadium. Un inizio di partita che vede i ragazzi di Martusciello operare un pressing piuttosto efficace e in grado di mantenere un baricentro abbastanza alto così da non farsi schiacciare dalla temibile compagine bianconera. La Juventus squilla per la prima volta dalle parti di Skorupski al 4’ minuto con Gonzalo Higuaìn. Con un aggancio misterioso uncina brillantemente un pallone vagante, che però gli rimane troppo sotto, e che quindi non riceve la potenza necessaria per essere battuto in rete. 6 giri d’orologio sono sufficienti per regalare alla partita la prima fondamentale palla gol, capitata a Mario Mandzukić, che non spinge in porta un pallone servitogli involontariamente da Cuadrado. Allegri e la sua camaleontica Juve cambiano in corsa anche oggi e al 20’ è Sturaro ad accentrarsi per lasciare l’out sinistro a Mandzukić, che 10 minuti più tardi si presenta da solo davanti al portiere grazie ad un servizio di estrema qualità ad opera del solito Gonzalo Higuaìn. Il 17 bianconero ci mette una vita per aggirare Skorupski favorendo il rientro della difesa toscana. Ancora una buona opportunità per Pjanić che arriva al tiro dal limite dell’area dopo la rifinitura di Sturaro, ed anche il centrocampista juventino non viene premiato con il gol che gli manca dall'8 gennaio contro il Bologna. Dopo il minuto di recupero assegnato dall’arbitro Mariani, la scatola difensiva dell’Empoli è ancora chiusa: il risultato all’intervallo è 0-0.
Ripresa che riallaccia il tema proposto nel primo tempo: la Juve fa la partita, ma l’Empoli cerca di aggredire gli avversari con enorme coraggio (trovando anche una conclusione piuttosto importante in apertura con Mauri). Coraggio che non basta, però. Al 7’ minuto ci pensa Cuadrado a spedire un pallone telecomandato sulla testa di Mandzukić, che inseritosi tra i due centrali dell’Empoli non sbaglia la terza palla gol concessagli, impattando la sfera che prima sbatte sulla traversa, poi sul portiere polacco dell’Empoli e infine muore in rete. Toscani che evidentemente si scoraggiano, concedono la seconda rete ai bianconeri 13 minuti più tardi: Dani Alves dalla destra cambia lato per il connazionale Alex Sandro, il quale si avvita sul suo marcatore (Laurini) con un movimento da vero centravanti e incrocia con il suo chirurgico mancino, ingannando ancora Skorupski (secondo gol in questa Serie A per il terzino sinistro della Juventus). Partita virtualmente chiusa all’ora di gioco, e che vede nel finale un ottimo Dybala che segna anche un gol (revocato giustamente per posizione irregolare) e che si esalta con prelibate giocate per i compagni. Tutto funziona quindi alla perfezione in casa Juventus. Trentesima affermazione consecutiva allo Stadium.