Patrik Schick, attaccante classe 1996 della Sampdoria, si sta facendo notare a suon di prestazioni e goal ed inevitabilmente ha attirato anche le attenzioni di diversi club. Vicinissimo alla Roma quest’estate, si è poi accasato a Genova per 4 milioni, pagati allo Sparta Praga. Nella sua prima stagione italiana ha segnato finora 8 reti tra Serie A e Coppa Italia, con la media di un goal ogni 99 minuti, e ad avvalorare questa statistica c’è il fatto che Schick sia sceso in campo dall’inizio solamente in 5 circostanze, subentrando dalla panchina 15 volte.
La prima da titolare il ceco la gioca il 26 ottobre scorso, allo Juventus Stadium, serata in cui segna anche il suo primo goal. Nonostante la sconfitta della Sampdoria per 4-1, il nome di questo ragazzo, fino ad allora semisconosciuto, comincia a circolare – visto che trovare la prima rete in Serie A alla prima da titolare in casa della Juventus non è cosa da poco.
Segna poi anche a Torino, Lazio e Chievo, oltre che una doppietta in Coppa Italia al Cagliari, ma è contro la Roma il 29 gennaio che viene alla ribalta definitivamente: con i suoi sotto 1-2, entra al 70’ e praticamente al primo pallone toccato pareggia i conti, prima del 3-2 definitivo di Muriel.
Il tecnico blucerchiato Marco Giampaolo ha dichiarato al termine del match contro il Bologna due settimane fa: “Non lo metto più titolare perché se no si alza il suo valore e me lo vendono”; infatti negli ultimi quattro turni ha sempre cominciato dalla panchina, ma ormai la fila di chi bussa alla porta del presidente Ferrero ha cominciato a formarsi.
Il contratto in essere tra Schick e la Sampdoria è in scadenza nel 2020, con una clausola di risoluzione già presente che si attesta a 23 milioni di euro. L’idea della società è quella di rinnovare, inserendo una clausola più alta – sul Secolo XIX si parla di 50 milioni – con conseguente adeguamento a livello di ingaggio – lo stipendio annuale del calciatore si aggira attorno ai 380 mila euro. I club pronti a darsi battaglia sono principalmente le 3 grandi storiche del nostro calcio, ossia Milan, Inter e Juventus.
I rossoneri hanno inviato a Marassi nello scorso turno Massimiliano Mirabelli per visionare da vicino il talento ceco, così come i bianconeri, che si sono affidati a Javier Ribalta, responsabile degli osservatori internazionali. A muoversi prima di tutte ci aveva pensato l’Inter, che già nelle scorse settimane aveva creato un contatto Ausilio-Romei, parlando anche di Muriel. Non solo club italiani però, perché sempre secondo il Secolo XIX l’attaccante sarebbe sul taccuino anche dell’Atletico Madrid.