Decisioni pesanti per una partita pesante. Massimiliano Allegri si prepara così alla difficile sfida della sua Juventus con il Porto, valevole per l'andata degli ottavi di Champions League.
In conferenza stampa, il tecnico sottolinea con dati oggettivi la pericolosità dell'avversario, tenendo sulla corda chi potrebbe sottovalutare la partita: "Negli ottavi di finale non c'è un favorito. Il Porto è una squadra abituata a giocare la Champions, non perde dal 27 settembre e ha preso solo 14 gol nella stagione. In casa ha battuto Bayern Monaco e Chelsea, negli ultimi tre anni ha perso solo una volta tra le mura amiche. La differenza tra giocare fuori e in casa è che, in trasferta, bisogna fare gol", apre l'allenatore bianconero. "Troveremo una squadra arrembante, che cercherà di sbloccare la partita, ma è una squadra molto equilibrata".
"Domani Bonucci va in tribuna", afferma poi il tecnico, archiviando il caso e l'argomento del giorno. "Questo non vuol dire che la cosa si è ingigantita (Allegri ne aveva parlato con leggerezza nel post-gara, ndr), ma per rispetto di squadra, tifosi e società, era giusto io prendessi questa decisione. Il caso è chiuso, sarà molto utile a Leo per il futuro. Durante l'anno capitano momento di tensione, ma questo fa parte del gioco. Bisogna prendere decisioni per andare oltre, questa è stata una mia decisione. C'è sempre qualcuno che paga, stavolta è toccato a lui".
Il tecnico poi fa mea culpa sul proprio comportamento, aggiungendo: "Ho concordato con la società, avendo avuto un comportamento non consono al mio ruolo, di fare una donazione la prossima settimana a un ente di beneficenza".
Tornando poi alle faccende di campo ("Non dobbiamo spostare l'attenzione su altro, bisogna averla sulla partita di domani: il Porto è la peggiore tra le seconde di media fascia. Dobbiamo focalizzarci sugli obiettivi"), per la prima volta dopo tanto tempo Allegri ritrova tutta la rosa a disposizione: "Ho portato tutti, stiamo tutti bene ed è un momento molto intenso: bisogna stare tutti insieme. La squadra è in ottime condizioni, siamo giusti al momento giusto. Sono molto sereno, è una competizione di grande fascino".
In gruppo ci sono anche Barzagli e Chiellini, che potrebbero giocare, ma il tecnico non scopre tutte le carte, per la precisione ne rivela quattro: "Cuadrado, Higuain, Dybala e Mandzukic". Poi, dopo aver tergiversato, afferma sorridendo: "Gioca Pjanic". Sarà una Juve a cinque stelle.