Andrea Belotti e il Torino, un feeling speciale che sta portando dei risultati a dir poco straordinari. L'attaccante classe '93 è diventato il leader indiscusso della squadra e si candida di diritto a vincere la classifica cannonieri della Serie A. Per il momento è fermo a quota 17 goal, ma questo numero è destinato ad aumentare con il passare delle giornate. Vista la media realizzativa e il fiuto del goal, l'attaccante originario di Calcinate dovrebbe riuscire a vincere il titolo di miglior marcatore con 25 goal, un bottino che regalerebbe al Torino la soddisfazione di tornare a veder trionfare un proprio centravanti dopo gli anni targati Pulici-Graziani. Il 4-3-3 di Mihajlovic esalta le sue caratteristiche ed è migliorato sotto ogni punto di vista: fisico, tecnica, tiro potente con entrambi i piedi, qualità nel gioco aereo, accelerazione, intelligenza tattica, tanto spirito di sacrificio, senso di posizione e fiuto del gol. Tutto questo, abbinato alla sua voglia di emergere nel calcio che conta, ne ha fatto il centravanti italiano più forte in circolazione. La nota lieta? La Nazionale italiana non può toglierla nessuno, è lui il futuro insieme ad altri talenti che stanno sbocciando.
Belotti ha avuto sempre questo feeling speciale con la porta, una statistica che lo rende ancor più blasonato visto che è stato etichettato da molti come uno dei centravanti più forti della storia granata, addirittura migliore del suo compagno di nazionale Ciro Immobile. Il Torino ha fatto bene ad investire quei 7.5 milioni di euro necessari per strapparlo al Palermo, perché adesso ha un valore che tocca i 100 milioni di euro. Cairo è stato molto astuto a riguardo: ha inserito una clausola mostruosa valevole solamente per i club esteri in modo da non rinforzare ancor di più le squadre italiane.
Se è diventato grande, il Gallo, lo deve in gran parte anche a Giampiero Ventura, tecnico che lo lanciò nella scorsa stagione ottenendo ottimi risultati. Già allora si intravedeva un prospetto di grande avvenire per il reparto avanzato granata e, soprattutto, della nazionale italiana, compagine che finalmente ha trovato in Belotti il numero 9 ideale per costruire un futuro vincente.
La palla resta all'attaccante bergamasco. Per il momento è il Torino a godere del suo straordinario talento e continuerà a scrivere pagine importanti della storia granata. Obiettivo? Migliorare sempre di più e provare a vincere la classifica marcatori con questa maglia, un riconoscimento che da quelle parti manca dalla stagione 1975-76, annata nella quale Paolo Pulici lasciò tutti alle spalle con 21 goal realizzati, un numero che Belotti può tranquillamente superare instaurando, così, un nuovo record.