Gli uomini di Giampaolo sono reduci da due vittorie di prestigio contro Roma in casa e Milan a San Siro e cercano quindi la terza affermazione di fila; quelli di Donadoni al contrario arrivano da due umilianti sconfitte interne contro il Napoli per 1-7 e contro il Milan per 0-1 in 11 contro 9 e vogliono invertire il trend.
Sampdoria e Bologna schierate con i loro classici moduli. 4-3-1-2 per i blucerchiati, Bruno Fernandes sulla trequarti, Muriel e Quagliarella in avanti. 4-3-3 per i rossoblu, Verdi, Destro e Krejci tridente offensivo.
Passano appena 4 minuti e Muriel si ritrova da solo davanti a Da Costa, ma il suo diagonale è incredibilmente a lato; gli ospiti non stanno a guardare, e all'11', dopo una mischia in area, Donsah colpisce da pochi passi il palo alla destra di Viviano. La partita è equilibrata e giocata ad alti ritmi su entrambi i fronti, ma al 18' è il Bologna a trovare il vantaggio: appoggio all'indietro di Verdi e bomba di controbalzo di Dzemaili dal limite dell'area, il risultato è pallone all'incrocio dei pali e 0-1. La Samp si rifà viva in avanti, ma non riesce mai davvero ad impensierire la porta difesa da Da Costa e il primo tempo scivola via senza particolari brividi.
Nella seconda frazione il Bologna si chiude per difendere il vantaggio, ma i padroni di casa non mollano: al 58' Fernandes spara addosso a Da Costa da pochi passi e 10 minuti dopo Praet carica un destro a giro che si alza di un soffio. Ad aiutare la Samp ci pensa Torosidis, che colpisce di mano in area di rigore su un cross dalla destra e l'arbitro del match Fabbri concede il penalty. Muriel non sbaglia ed è 1-1. Neanche il tempo di reagire che in un minuto Schick con un diagonale perfetto sfrutta alla perfezione un contropiede, vantaggio Samp. Non è finita però, perchè lo stesso Schick all'88' mette in mezzo dalla sinistra e M'baye devia in modo maldestro nella propria porta.
Ottima rimonta per una buona Sampdoria, che raggiunge quota 33 punti e mantiene il decimo posto in classifica; Bologna troppo difensivista nel secondo tempo e che non ha saputo amministrare il match.