Sedicesimo di finale della UEFA Youth League, competizione parallela alla Champions League, che vede scontrarsi i settori giovanili delle squadre più importanti di Europa. Dopo il Benfica e il Borussia Dortmund, è l’Ajax a poter accedere al turno successivo, grazie ad una sudata vittoria sulla Juventus Primavera di Fabio Grosso che ha dovuto fare i conti con assenze di notevole caratura come quelle dei terzini Beruatto (infortunato) e Rogerio (Sudamericano Sub20), alle quali si somma quella di Caligara.
La prima frazione è stata all’insegna dell’equilibrio, con una Juventus che ha dimostrato un approccio assai coraggioso nonostante il blasone della squadra avversaria. Coraggio premiato al 39’ quando il fuoriquota Clemenza, dopo un ottimo inserimento in area di rigore avversaria, colpisce il palo interno della porta difesa da Fogli. Solamente 5 minuti più tardi però, Eiting realizza il vantaggio per i Lancieri con una conclusione chirurgica dai 25 metri: quando l’ arbitro ordina ai giocatori di entrare negli spogliatoi, il risultato pende per verso l’ Ajax.
Il rientro dalla pausa è a dir poco traumatizzante per i bianconeri: bastano solamente 3 minuti al centravanti Sierhuis (6 gol nelle ultime 5 in Youth League) per trovare l’ imbeccata del 2 a 0 dopo un cross millimetrico dello scatenato Lopez. Grosso prova a smuovere la gara con i cambi, (al 60’ entra Matheus per lo svizzero Zeqiri, e al 75’ esce Vogliacco per lasciar spazio a Leris), ma la sua squadra è ancora tramortita dopo il doppio vantaggio olandese. Improvvisamente un lampo del talento di Moise Kean all’ 80’ illumina la Juve, ma non andrà oltre al palo dopo aver saltato agevolmente due avversari.
Non ci saranno altre possibilità per la Juve, il cui sogno si infrange sui gol di Eiting e Sierhus. Ma Grosso dovrà comunque essere soddisfatto di un primo tempo giocato alla pari, se non meglio, anche contro un avversario di livello superiore (nonostante la nobile assenza del figlio d’arte Kluivert).