È una Juventus fresca, spumeggiante, solida ed efficiente, quella che allunga in testa alla classifica di Serie A - con una partita in meno, +4 sulla Roma, sconfitta dalla Samp - vincendo con un comodo e rotondo 0-2 al Mapei Stadium, sul campo di un Sassuolo aggressivo, ma costretto a cedere sotto i colpi della capolista. Decidono i gol nel primo tempo di Higuain e Khedira. La vittoria vale tre punti pesanti e una certezza sempre più consolidata: il 4-2-3-1 funziona.
Terza gara di fila col 4-2-3-1 per Allegri, che non cambia dalla cintola in su.
Le conferme dei bianconeri non sono solo nell'idea tattica, ma anche negli interpreti: niente Pjaca e Rincon, dal primo minuto vanno ancora Cuadrado e Khedira. Rientri importanti in difesa, sulle corsie tornano Lichtsteiner e Alex Sandro, mentre in mezzo con Bonucci c'è Chiellini. Di Francesco si schiera invece con il 4-3-3, con Pellegrini da metronomo centrale anche a livello verticale, trasformando lo schieramento in 4-2-3-1. Davanti gioca Matri, solo panchina per Defrel, al centro delle voci di mercato, mentre dietro recupera Cannavaro: Antei si sposta a destra per supplire all'assenza di Lirola.
Avvio fisico di gara, il Sassuolo riesce a pressare a tutto campo e costringe a un paio di palloni persi gli ospiti, i quali provano a pungere verticalizzando immediatamente il gioco, soprattutto a destra. È però da sinistra che nasce il vantaggio al 9': Mandzukic con un tacco delizioso lancia la corsa in fascia di Alex Sandro, cross rasoterra sul quale arriva puntualmente Gonzalo Higuain in piena area. Il Pipita è una spina nel fianco della difesa neroverde, risulta pericoloso anche sui lanci dalle retrovie, quando cerca la profondità e sorprende la linea. Profondità puntualmente trovata da Mandzukic al 22', stavolta è lui a scappare sull'out mancino e trovare il rimorchio del suo numero nove, impreciso però nella conclusione col piatto, che termina larga di poco.
Chirurgico è invece Khedira al 25': stavolta Higuain si traveste da assist-man, recuperando palla su Cannavaro e crossando basso - ancora da sinistra - per Dybala, il cui splendido velo smarca il tedesco alla conclusione, destro piazzato imparabile per Consigli. Il Sassuolo è già alle corde, la Juventus domina in ripartenza e alla mezz'ora ci prova anche da piazzato, ma Pjanic centra la barriera prima e Consigli poi, sulla ribattuta. Un errore tecnico di Chiellini permette, un minuto dopo, il primo tiro del Sassuolo, propiziato da Politano e effettuato da Pellegrini, abbondantemente largo.
Di Francesco riassetta i suoi con un 4-3-3 più puro con Aquilani vertice basso, riuscendo a imporre maggiormente il proprio gioco, complice anche un leggero calo bianconero. Ancora qualche imprecisione in fase di prima impostazione - soprattutto da parte di Bonucci e Chiellini - fa arrabbiare Allegri, anche se i padroni di casa non riescono ad andare oltre ad un mancino lento e centrale di Pellegrini, facile per Buffon.
Di rientro dagli spogliatoi la Juve riprende a martellare, ancora da sinistra, prima con un assolo di Mandzukic non sfruttato da Cuadrado - rigore in movimento smorzato dalla difesa -, poi con Dybala che sotto porta se la allunga, infine di nuovo con il croato, che triangola con Khedira, ma quest'ultimo viene anticipato nell'area piccola. Il dominio prosegue e al 54' Dybala sfiora lo 0-3: il suo sinistro dai venti metri si infrange solo sul palo a Consigli battuto. Tre minuti dopo è invece Pjanic ad arrivare a concludere dal limite, potente ma basso e centrale, parata facile dell'estremo neroverde.
L'intensità si alza e gli avanti del Sassuolo provano a beneficiarne, soprattutto Politano: sua è una fiammata sul centro-destra dell'area di rigore che impegna un reattivo Buffon, decisivo ancor di più sul susseguente tentativo di tap-in di Matri. L'occasione dà fiducia ai padroni di casa, Di Francesco prova a cogliere al volo l'inerzia del momento inserendo Duncan e Defrel al posto di Pellegrini e Mazzitelli, passando a un 4-2-3-1 di matrice molto offensiva. Non stanno a guardare i pentacampioni in carica, intensi e propositivi anche su piazzato, senza però risultati esaltanti. Cuadrado a destra trova maggiore spazio e riesce a incidere maggiormente, e al 69' per poco non propizia la doppietta di Higuain: la loro triangolazione è ottima, ma Consigli ci mette le mani.
Molto cercato è il solito Mandzukic, uomo-ovunque e pericoloso coi tagli sul secondo palo: lo cercano prima Pjanic e poi Cuadrado, in entrambe le situazioni il croato arriva a colpire, di testa e in scivolata, ma entrambe le volte non inquadra i pali. L'intensità tende a scemare nel finale, mentre Allegri gioca con i suoi, alzando Pjanic sulla trequarti e inserendo Rincon in mezzo, con Pjaca - subentrato a Dybala - sulla destra. Esperimenti e prove che accompagnano la gara verso il triplice fischio finale di Doveri: la Juventus vince, convince e allunga, archiviando un pomeriggio ideale.