Lanciato senza alcun timore reverenziale da Frank De Boer, ad inizio stagione, una delle pochissime note liete in casa nerazzurra era stato proprio il giovane belga dal nome evocativo. Sì, Senna Miangue, il terzino sinistro classe 1997 che dalla sfrenata passione del padre - anch'esso calciatore - verso Ayrton Senna deve il suo nome, ora è in procinto di salutare, almeno momentaneamente, Appiano Gentile.
Con l'avvento di Stefano Pioli, l'allenatore giusto al posto giusto, l'Inter ha ripreso quota, tornando di prepotenza nelle zone alte della classifica di Serie A. Allo stesso modo però, se la stella dell'Inter - sei vittorie consecutive in campionato, sette considerando anche la Tim Cup - ha iniziato a brillare, quella del prestante belga di origini congolesi si è spenta improvvisamente.
Pioli non ha mai chiamato in causa Miangue, scomparso dai radar di San Siro dal giorno dell'esonero di De Boer. Il giovane terzino, in grado di giocare anche da centrale di difesa vista la stazza imponente, dopo aver attirato l'attenzione di molti club di A, ora sembra pronto ad abbracciare il progetto tecnico del Cagliari.
Sembra praticamente fatta per il passaggio a titolo temporaneo al Cagliari di Massimo Rastelli, da tempo a caccia di un difensore esterno che possa rinforzare una delle linee difensive più perforate d'Europa.
Miangue infatti, dopo l'iniziale tentennamento che sembrava aver posto un freno alla trattativa, ha accettato la destinazione Cagliari dopo aver sentito il parere di un amico che a Cagliari ha vissuto anni magici: Radja Nainggolan. Il connazionale in forza alla Roma, da quelle che sono le prime indiscrezioni, ha svolto un ruolo decisivo nella scelta di Miangue, convinto ad accettare la destinazione rossoblu proprio dal Ninja giallorosso.
L'operazione, praticamente conclusa tra i due club, prevede il prestito con diritto di riscatto in favore del Cagliari, e la possibilità da parte dell'Inter, di esercitare un contro riscatto qualora il club nerazzurro decisa di riprendere a se il giovane Senna.