Torna a sorridere la Juventus di Massimiliano Allegri, che batte la Lazio con una prestazione molto convincente e si libera dei fantasmi e delle pressioni seguite alla sconfitta contro la Fiorentina. Una scelta tattica vincente quella dell'allenatore bianconero che con un nuovo modulo molto offensivo schiaccia la Lazio, che si ritrova sorpresa ed incapace di reagire. Dybala e Higuain colpiscono e portano a casa i 3 punti.
Allo Juventus Stadium inedito 4-2-3-1 per Allegri che tenta la carta Mandzukic esterno a sinistra, schierando insieme le 3 pedine offensive con Dybala al centro della trequarti e Gonzalo Higuain davanti; a destra invece c'è Cuadrado. La Lazio risponde con un 4-3-3 che non propone grosse novità di formazione, Felipe Anderson torna dall'infortunio e si ripropone nel tridente offensivo, insieme ad Immobile e Lombardi.
Le perplessità sul nuovo schema bianconero vengono cancellate in 5 minuti, quando Dybala porta a termine una grande azione dei bianconeri: lancio verso Mandzukic che si accentra al limite dell'area e fa da sponda di testa, indirizzando verso l'accorrente argentino che con la specialità della casa - il tiro al volo di prima intenzione - scarica il pallone alle spalle di Marchetti. I meccanismi sembrano funzionare molto meglio rispetto alle ultime partite, i bianconeri spingono molto sulle fasce anche grazie all'apporto dei terzini che si propongono spesso in aiuto degli esterni. Succede proprio questo al 17' quando Lichtsteiner appoggia Cuadrado nell'azione offensiva a destra, cross del colombiano sul primo palo dove arriva come un falco Gonzalo Higuain, taglio e movimento perfetto e conclusione a rete imprendibile: 2-0.
La risposta dei biancocelesti arriva con un tiro da lontano di Milinkovic-Savic che termina a lato, ma si tratta di un'azione sporadica perché la Juve continua a fare la partita e si vede anche annullare (giustamente) un gol per una punizione di Dybala sfiorata di testa da Higuain, che era in posizione irregolare. Sulle fasce la squadra di Allegri è devastante, Higuain si allarga e dalla destra piazza un gran cross per Bonucci, che al volo sfiora un grandissimo gol con la sfera che termina poco lontana dall'incrocio. Il primo tempo si conclude sul 2-0 con un passivo che poteva essere addirittura più pesante.
La Lazio esce dagli spogliatoi con più convinzione, al 46' Wallace si fa bloccare un colpo di testa da Buffon, poi è Felipe Anderson a calciare alto; a dispetto delle occasioni non molto allettanti si vede molta più aggressività e voglia di fare rispetto al primo tempo nei biancocelesti. La Juve però ci mette meno di 10 minuti per prendere le misure, dalla destra Cuadrado innesca una ripartenza che mette Dybala in condizione di tirare dal limite, ma il suo tentativo finisce a lato di pochissimo a Marchetti battuto, poi Higuain mette una grandissima palla in profondità proprio per l'inserimento della joya che davanti a Marchetti spreca tutto. Simone Inzaghi gioca le carte Lukaku e Djordjevic per Radu e Biglia, ma sulla destra la coppia Lichtsteiner-Cuadrado continua ad essere sempre pericolosa. I ritmi del match però calano, complici anche i cambi che portano la Juve a chiudere di più la saracinesca con Barzagli per Lichtsteiner (problema muscolare) e Rincon per Dybala, mentre Inzaghi usa anche il suo ultimo cambio con Murgia al posto di Lombardi.
Il match scorre tutto sommato tranquillamente fino alla fine, la Lazio non crea più di tanto e i bianconeri gestiscono bene. Nel finale il neo-entrato Pjaca sfiora anche il terzo gol di testa, proprio quando l'arbitro chiude l'incontro sul 2-0. Vittoria importantissima per la Juventus che riprende la marcia dopo lo stop contro la Fiorentina e attende il risultato della Roma. Battuta d'arresto per la Lazio che rischia di compromettere la corsa alla Champions League.