Arriva la Lazio, arriva una possibilità di riscatto. Massimiliano Allegri e la sua Juventus devono lasciarsi alle spalle la sconfitta di Firenze, un 2-1 amaro e che lascia un segno profondo, da cancellare al più presto. All'ora di pranzo, allo Stadium, i bianconeri fronteggeranno una delle sorprese (relative) del campionato: "Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro. La Lazio ha qualità e organizzazione. Sarà una partita equilibrata". Parole e musica di Allegri, nella classica conferenza stampa della vigilia.
Il tecnico si trova costretto a fare la conta degli indisponibili, a partire da Marchisio: "Ha un affaticamento muscolare, mercoledì sarà a disposizione. Domani Hernanes potrebbe giocare davanti alla difesa. Lemina è tornato con un problema fisico, sarà valutato". La situazione anche in difesa sembra piuttosto chiara: "Giocheremo a quattro con Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner e Asamoah". "A metà campo devo decidere se usare Pjanic nei tre, con Cuadrado, o davanti", aggiunge poi l'allenatore dopo aver dichiarato il recupero parziale, almeno per la panchina, di Dani Alves.
Mancheranno gli squalificati Sturaro e Alex Sandro, i quali si sono visti sventolare un giallo a Firenze. Squalifica invece risparmiata ad Allegri per dei presunti insulti al quarto uomo, una decisione che ha scatenato le solite sterili e inutili polemiche. "Ho sofferto la marcatura del quarto uomo, ma non ce l'ho con nessuno. Credo in 8 anni di non aver mai detto una parola contro gli arbitri...", afferma il diretto interessato sorridendo.
La caduta del Franchi ha anche risvegliato gli spiriti polemici ("Il campionato delle critiche di certo l'abbiamo vinto", afferma il tecnico) e la rabbia covata da Allegri, che poi sbotta: "Il campionato non è mai stato chiuso e mai lo sarà. Vincere è sempre difficile per una squadra che ha tante possibilità di vittorie. Chi pensava che fosse una passeggiata si sbagliava di grosso. La Juventus deve vincere le partite soffrendo, indipendentemente dal mercato. Ci vuole grande equilibrio, passando da momenti in cui le cose vanno bene ad altri in cui vanno meno bene. Al momento siamo in linea con l'andamento del campionato. Se poi si pensava di fare 57 punti su 57 bisognava farsi curare".
Tornando poi coi piedi per terra, passa all'analisi del momento e delle sconfitte, sottolineando i punti da più importanti su cui lavorare: "Ci sono tante cose da migliorare, a partire dalla qualità del gioco mantenendo la concretezza, e dalla condizione di giocatori che sono stati a lungo fermi. Fuori casa soffriamo di più, dipende dalle annate, abbiamo perso quattro partite diverse. Col Milan abbiam perso controllando, con l'Inter ci siam fatti quasi due gol da soli, l'unica partita sbagliata del tutto è stata col Genoa. Quest'anno abbiamo preso gol abbastanza banali, bisogna migliorare la media ma soprattutto giocare meglio, controllando di più le partite". Domani il primo test per trovare risposte.