Il Torino si sta preparando al secondo atto della sfida contro il Milan, domani sera allo stadio Grande Torino. L'eliminazione in Coppa Italia contro la squadra di Montella ha lasciato un pizzico di rimpianto nello spogliatoio, soprattutto per non aver conservato il vantaggio. Joe Hart, però, invita tutto l'ambiente a non guardarsi più indietro, pensando solo ed esclusivamente al campionato.
In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il portiere viene interrogato sul suo futuro che in questo momento ha un orizzonte ben preciso: "Oggi ho in testa solo il Toro perché il mio unico focus è su oggi: al massimo penso alla partita di domani con il Milan. Non è per non rispondere: io ragiono solo così, davvero. Contrattualmente sono del City, il resto si capirà la prossima estate: stop. Ora sono del Torino e penso al Torino: stop. Cina? Non credo che cerchino portieri... Questa estate ho definiti questa esperienza eccitante, ora la definirei sorprendente. Ma ora manca il passaggio successivo: rendere questa stagione un successo."
Obiettivo possibile visto il talento presente nella rosa del Torino, con nomi come quello di Belotti e Ljajic: "Andrea è simile a tutti i grandi attaccanti, inglesi e non inglesi. Paragone difficile perché è una punta speciale: lui è Belotti, e basta. Di Belotti fa paura L’istinto per il gol, la sua personalità e il fatto di essere un team player: quanto ha sempre in testa la squadra e quanto lavora duro per aiutarla. Ljajic? Amo il talento di Adem: sei sorpreso se non segna o non fa un assist, e questo è complimento. Mihajlovic chiede di più tutti, ma chi si arrabbia a prescindere con Ljajic deve capire che è impossibile essere decisivi in tutte le partite."
Hart poi si dice impressionato dal nostro campionato per diversi motivi: "E' vero che il livello della Serie A è impressionante: in generale, non solo dei portieri. Donnarumma impressiona: full stop, nulla da aggiungere. Ovvero: stupisce lui, non il fatto che abbia appena 17 anni. Quello, semmai, aggiunge fascino. Si vede che è al top perché si allena al top: l’età potrà solo farlo diventare migliore, ma è come se avesse già una grande storia alle spalle."