Europa. E' l'obiettivo dichiarato del Torino 2016-2017. Tutti, da Cairo a Mihajlovic, ne parlano, tutti la vogliono, tutti sono convinti che l'obiettivo sia alla portata. Per trasformare le parole in fatti concreti, il Toro affronterà stasera il primo bivio della sua stagione: già, perchè se i granata per davvero vogliono puntare ad un posto al sole dell'Europa League, allora la sfida di San Siro contro il Milan, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia, diventa un crocevia fondamentale. Una porta che conduce all'Europa, quella messa a disposizione dalla Coppa, forse più stretta rispetto a quella in cui il Toro vuole entrare al termine delle 38 gare di campionato, ma una strada che appare paradossalmente più adatta alle caratteristiche dei granata. Sì perchè il Torino discontinuo visto finora, protagonista di troppi passi falsi - ultimo in ordine di tempo quello contro il Sassuolo - potrebbe avere difficoltà nel rimanere agganciato al treno europeo fino al termine del campionato. Per contro, nel singolo scontro diretto, i granata hanno dimostrato, nelle giornate "giuste", di poter dare fastidio a tutti, anche ai top club del nostro campionato: manifesto emblematico di questa predilezione è la splendida vittoria contro la Roma, seguita da quella contro la Fiorentina, ma anche, malgrado il risultato finale, gli 80 minuti di derby giocati quasi alla pari con i cugini bianconeri.
Ecco perchè il Toro, squadra che - per usare un paragone ciclistico - è più avvezza alle classiche di un giorno, piuttosto che ai grandi giri, può legittimamente riporre buone speranze in questa Coppa Italia. Al di là dell'ostacolo Milan, peraltro, c'è il possibile derby contro la Juventus, stimolo in più, per i giocatori granata, per cercare di proseguire il cammino in Coppa. Ed è forse proprio questa consapevolezza, quella di avere tra le mani una squadra ancora troppo discontinua sul lungo periodo ma decisamente temibile nella singola partita, che spinge Mihajlovic a giocarsi questi ottavi di finale - e a sfidare il suo passato - con la migliore formazione a disposizione: il tecnico serbo, infatti, ha fatto sapere che a San Siro scenderanno in campo i migliori, con il turnover che sarà ridotto al minimo e, forse, rimandato alla seconda sfida contro i rossoneri, - questa volta in casa - quella di lunedì sera, valida per il primo turno del girone d'andata del campionato.
In porta dovrebbe così andare Hart, e non Padelli, titolare nelle precedenti due uscite granata in Coppa Italia. In difesa, sugli esterni, Zappacosta e Barreca (anche se De Silvestri scalpita per un posto sulla destra). Dubbi nella zona centrale: Castan ha accusato un problema ai flessori e non ci sarà, per prendere il suo posto a fianco a Rossettini ballottaggio Moretti-Ajeti, con il primo favorito. La mediana dovrebbe essere quella titolare, con Baselli che ritroverà il suo posto accanto a Valdifiori e Benassi (a Reggio Emilia in campo dal primo minuto era andato Obi). In avanti scalda i motori Iturbe: il neo acquisto, dopo lo scampolo di gara concessogli da Mihajlovic contro il Sassuolo, affiancherà Ljajic, mentre al centro dell'attacco non è in discussione la presenza del corteggiatissimo Belotti.
Calcio d'inizio al "Meazza" stasera alle ore 21, dirigerà l'incontro il signor Russo di Nola: in palio i quarti di finale di Coppa Italia, per i granata un primo fondamentale bivio.