Dopo Iturbe e Carlao - il brasiliano si è aggregato ieri al gruppo dei suoi nuovi compagni - il Toro non si ferma e, con un occhio al campionato ed uno alla Coppa Italia, resta vigile sul mercato. L'obiettivo, dopo aver puntellato difesa e attacco, è regalare a Mihajlovic un ulteriore rinforzo nella zona centrale del campo, già orfana di Acquah, partito per la Coppa d'Africa, e che vedrà inoltre partire almeno uno tra Vives e Obi. Un centrocampo, quello granata, che nella sua fisionomia tipo vede come trio titolare quello composto da Valdifiori, Baselli e Benassi: un mix di fosforo, dinamismo e tecnica, elementi che vanno a scapito della fisicità. Insomma, l'impressione è che la mediana titolare del Toro sia troppo "leggera", troppo tenera nel fare da scudo ad una difesa che, non a caso, è tra le più perforate del torneo.

In cima alla lista dei desideri granata resiste Lucas Castro del Chievo: le trattative tra Petrachi e la dirigenza clivense proseguono ormai da settimane, ma per il momento i 10 milioni richiesti dai gialloblù sono ritenuti cifra troppo elevata dai granata, che tengono viva e aperta la pista che porta all'argentino, valutando nel frattempo altre ipotesi. Su tutte, quella che porta ad Oscar Hiljemark, ventiquattrenne svedese del Palermo: i rosanero chiedono circa 5 milioni, i granata hanno provato ad inserire nell'operazione Vives e Martinez. L'accordo tra i granata e Zamparini - riporta Tuttosport - pare esserci, manca quello con il giocatore, che sta prendendo tempo valutando anche l'ipotesi Atalanta.

Josip Elez (www.laziochannel.it)

Cinque milioni che invece non bastano per Jozo Simunovic: sì, perchè il Toro, nonostante l'arrivo di Carlao, rimane attivo anche sul mercato dei difensori, lavorando nell'ombra ad un ulteriore colpo, soprattutto nel caso in cui Ajeti dovesse lasciare Torino in questa sessione di mercato. Il nome caldo è sempre quello del centralone croato, ma il Celtic chiede, come detto, più di 5 milioni di euro. Alternativa low cost che si è fatta spazio nelle ultime ore, per quanto riguarda il reparto arretrato, è quella che risponde al nome di Josip Elez, croato anche lui, 22 anni, militante nello Rjieka ma di proprietà della Lazio, nelle cui giovanili è cresciuto arrivando fino alla Primavera. Costa meno di un milione, il Toro potrebbe scommettere su di lui nel caso in cui risultasse impossibile centrare l'obiettivo grosso chiamato Simunovic.

In attacco, reparto sistemato con l'arrivo di Iturbe, il Toro guarda invece al futuro. Nel mirino c'è Mostafa Fathi, ventiduenne esterno offensivo egiziano dello Zamalek: in patria l'affare è dato per fatto, ma il Torino, con l'ingaggio di Carlao, ha sfruttato l'ultimo bonus utile per tesserare giocatori extracomunitari. Per aggirare l'ostacolo Fathi potrebbe essere dirottato in Serie B per sei mesi, per poi vestirsi di granata nella prossima estate: per lui si parla del Cesena.

Capitolo uscite: per Martinez una lunga fila di pretendenti, ma nessuna di queste, per ora, ha piazzato l'affondo decisivo. Il venezuelano, come ha sottolineato il suo procuratore, ha estimatori in Inghilterra (Newcastle), Germania (Amburgo) e Belgio (Genk), oltre che in Italia: per ora è difficile sbilanciarsi su quella che sarà la sua destinazione, l'unica certezza è che il suo futuro è lontano da Torino. Vittorio Parigini, nel frattempo, è finito in prestito al Bari in Serie B, dopo una parentesi deludente al Chievo: il Toro lo tiene d'occhio, sperando che in Puglia arrivi l'attesa esplosione del giovane talento del vivaio.