I top club europei hanno messo nei loro radar Andrea Belotti. L'attaccante nativo di Calcinate, classe 1993, a suon di gol e prestazioni di alto livello, ha catalizzato su di lui l'interesse delle più importanti squadre europee, tra cui l'Arsenal, che nei giorni scorsi è uscito allo scoperto, offrendo alla società del vulcanico patron Urbano Cairo circa 65 milioni di euro.
L'offerta è stata confermata dal Direttore Sportivo Petrachi che nell'immediata vigilia del match Sassuolo - Torino è ritornato sull'argomento: "Sì, confermo. Abbiamo ricevuto l'offerta ma non rispecchia il valore di Belotti. E' un giocatore che noi vorremmo goderci per molti altri anni, ma so che non è semplice. Credo altresì che valga molto più di quello che l'Arsenal ha offerto. Adesso ce lo godiamo e vediamo in futuro cosa succede. Belotti è un nostro patrimonio, è normale che su di lui ci siano tante voci. Ma ad oggi è nostro e ce lo teniamo stretto".
Offerta rifiutata, e primo assalto respinto. Il Gallo è destinato a chiudere l'annata in corso con la maglia del Torino, magari aiutando i granata, con i suoi gol, a raggiungere l'Europa, vero obiettivo del Toro. Sarà, però, molto più complicato non cedere alle avances dei maggiori club esteri in estate, quando oltre all'Arsenal, ritorneranno all'arrembaggio anche il Chelsea di Antonio Conte ed il Manchester United di Mourinho, le quali monitorano già da tempo l'attaccante italiano.
Il 'Gallo', finora 13 gol in questa prima metà di campionato, a Dicembre ha rinnovato fino al 2021 suo contratto con i granata, accompagnato un corposo aumento. Proprio per evitare brutti scherzi, è stata inserita una clausola rescissoria dal valore di 100 milioni di euro, valevole solo per l'estero. Questo per tenere alla larga possibili, e forti "corteggiamenti" di sceicchi o petrolieri facoltosi. Potrebbe inscenarsi un'asta a suon di vagonate di milioni la prossima estate, con il serio rischio che la nostra Serie A perda un campione, l'ennesimo, nel momento del suo maggior splendore.